Il Gruppo Jumeirah, uno dei fiori all’occhiello nel settore della migliore ospitalità del lusso, sta puntando verso gli States per allargare il proprio portfolio clienti e strutture.
A rivelarlo in questi giorni è stato proprio Gerald Lawless, Executive Chairman di Jumeirah Group che ha le idee ben chiare: con un totale di nove nuove proprietà inaugurate solo nell’ultimo anno, il Gruppo è fermamente convinto nel dover raddoppiare il novero delle sue location da qui a breve. E l’obbiettivo sono proprio gli Stati Uniti d’America.
Gestire il Jumeirah Essex House (New York, accanto a Central Park) evidentemente non è più sufficiente: il presidente Lawless ha deciso di puntare anche su Boston, su Chicago, su San Francisco, Miami e Washington. Saranno questi gli indirizzi per i suoi futuri alberghi, così come ha voluto specificare in una sua recente intervista su una rivista di settore: “Abbiamo sempre pensato alla necessità di guadagnare ulteriori posizioni negli Stati Uniti” .
L’intenzione è di arrivare a costruire una sorta di cerchio ideale intorno alle metropoli di Boston, Chicago, San Francisco, Miami, Washington: “Se nei prossimi anni avremo ottenuto anche due o tre di queste collocazioni, saremo ugualmente felici“.
Ma questa non è solo una questione di hotellerie. Il Gruppo Jumeirah ha intenzione di imporsi anche per un nuovo modo, uno “stay different” di intendere il soggiorno di lusso.
Questo concept era statao già lanciato l’anno scorso attraverso la nascita di un nuovo luxury brand, il marchio Venu: “Siamo Jumeirah e saremo Jumeirah per il futuro. Guarderemo ancora a Venu nel prossimo anno o due, per vedere se ci sarà la possibilità o meno di fare qualcosa con questo nuovo brand, ma questi non sono i nostri progetti contingenti” – ha proseguito Mr. Lawless.
Con il marchio Jumeirah, infatti, la società ha annunciato che si aspetta una pipeline totale di 60 alberghi entro i prossimi due anni, e le attese sono ben chiare: “Le nostre aspettative sono quelle di lavorare per circa 60 hotel entro il 2012, fra accordi di gestione e alberghi in fase di sviluppo. […] Entro la fine di quest’anno dovremmo avere circa 16-19 alberghi e poi altri tre o quattro. In questo modo, entro la fine del 2012, dovremmo avere circa 22 hotel attivi con un implemento di 38 nuove location”.
Paola Perfetti