Parliamo di auto e lusso. Ma se lo facciamo nel pieno della Settimana della Moda di Milano, Milano Moda Uomo, anche il lancio dell’esclusivo Style Concept CITROËN DS3 CABRIO diventa argomento di stile. Di esercizi di stile.
Nella magnifica cornice dell’Hotel Chateau Monfort di Corso Concordia 1, un angolino che sembra di stare a Fontainebleau, Céline MARCQ, Stilista Colori e Materiali, e Christophe POINLANE, Responsabile Colori e Materiali CITROËN e Linea DS, hanno risposto alle nostre domande. Fuori fa un gran freddo e le ore si fanno febbrili in attesa della scintillante presentazione alla stampa ricca di questa vettura super glam, di fronte a tanti Vip e personaggi del jet set internazionale.
Alla Galleria Christian Stein, presso lo Studio Visconti, in via Mozart, 14, in mezzo ad un parterre di ospiti del calibro di Adrien Brody, Isabella Ferrari, Diego Della Valle, Goga Ashkenazi, Eva Riccobono, Renzo Rosso, Eva Cavalli, Federico Marchetti (giusto per far subito qualche nome) ed attorniata da 100 scatti dei più grandi maestri della fotografia internazionale che hanno ritratto negli anni per L’Uomo Vogue attori, artisti, architetti, intellettuali, sportivi, registi (da Michael Jackson di Bruce Weber a Cindy Sherman di Mark Seliger, da due Elton John e David Furnish di Steven Klein a Oliver Stone di Francesco Carrozzini e ancora Maurizio Cattelan di Greg Kadel, Penelope Cruz e Sean “Diddy” Combs di Peter Lindbergh fino a Dustin Hoffman di Tom Munro) ecco sfilare lei, un prototipo unico, nato dalla collaborazione tra L’Uomo Vogue e l’equipe Stile Citroën.
Unico perché ne esiste solo uno al mondo e sarà ad appannaggio del fortunato acquirente che se le aggiudicherà nell’asta di beneficenza in favore di Women Create Life, progetto sviluppato nell’ambito del WHO (World Health Organization), l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che, attraverso l’arte e la cultura, sostiene e promuove attività in grado di migliorare le condizioni di salute di donne e bambini.
Unico anche perché è un esercizio di stile. Un connubio tra lifestyle deluxe, chic driving, fashion che si colloca tra le scelte più ambite di chi ama guidare con quel “non so che di glamour”, senza dimenticare efficienza e cura dei dettagli. Di quelli abbiamo parlato con i designer.
Céline MARCQ, per esempio, ne sa di moda essendosi formata al prestigioso Saint Martins College of Art and Design di Londra. Moda e auto come si combinano?
La mia formazione è nel textile designer e nel design di interni: ho sempre lavorato nell’ambito della ricerca della qualità tessile, all’insegna delle tendenze, con tutto ciò che ha a che fare con il prét-à-porter e con la moda. Sin da subito ho nutrito una certa apertura verso un’idea di prodotto diverso. Certo, mi sono occupata anche di moda e design: entrando nel mondo dell’automotive, però, mi sono accorta che, quando si parla di materiali, di texture design, l’approccio è lo stesso del fashion.
Quindi, vestire un’auto è come vestire una bella donna?
Da un punto di vista estetico e di approccio, nella scelta dei materiali e dei colori, la risposta è sì. E’ altrettanto complicato.
Christophe POINLANE- Una differenza, però, c’è: noi possiamo cambiare le forme per adattare la scelta della materia all’oggetto da rivestire, ad esempio il sedile di un’auto. Nel prét-à-porter questo “dare forma” si concretizza in un modo più complicato.
Colori e materiali: seguite le tendenze della moda o vi lasciate ispirare dalle vostre muse? Da cosa, in particolare?
Il nostro compito è quello di trovare fonti di ispirazione ovunque, dentro e fuori il mondo dell’automotive. Cerchiamo ovunque: nel web, al Salone del Mobile qui a Milano, ad esempio, non dimentichiamo le boutique, le esposizioni. E’ tutto molto utile anche in termini di influenze grafiche. Il mondo della moda milanese è stato una fonte di ispirazione importante anche per questo modello Cabrio: il magazine Vogue, ad esempio, ci offre di continuo una panoramica completa di tutti i marchi, delle gamme colore, degli abbinamenti cromatici, i materiali, i disegni, i tagli ed i modi in cui questi vengono realizzati, le cuciture…
Cosa vi soddisfa di più di questo esercizio di stile?
La realizzazione del telaio del tetto: volevamo da tempo realizzare un telaio diverso da quello della fabbricazione in serie. Come nel mondo della moda, abbiamo lavorato il telo della vettura come se fosse una stoffa dell’haute couture. Una sfida anche per quello che riguarda i tempi di realizzazione: erano molto stretti. Farcela è stata una soddisfazione completa.
Il vostro progetto più ambizioso ancora da realizzare? Fin dove vorreste spingervi?
Idealmente, sarebbe bello vestire l’intera macchina, far scomparire la vernice. Perché, ad esempio, non immergere l’auto in un bagno di cromo? Oppure, perché non realizzare una carrozzeria in vetro? Ambizioso forse? (ridono, N.d.r.) Ma non impossibile. Oggi stiamo collaborando con i Mayri realizzatori di cristallo e vetro. Si potrebbe immaginare tutta un’auto in vetro di cristallo, che ne dice?
Quindi, il lusso è…
Per noi è molto importante il livello del “tattile”, l’esperienza sensoriale, il percepire la materia. Certo, in quanto francesi designer di un’etichetta francese ci riferiamo al lusso “alla francese” guardando a brand come Louis Vuitton, Chanel, Dior, ma se noi facciamo riferimento al lusso dei materiali è vero che l’Italia resta il punto di riferimento per artigianalità, valore degli accessori, per i suoi marchi più prestigiosi, soprattutto per quello che riguarda l’alta pelletteria.
Quindi, per una volta, potremmo parlare di un pareggio Italia – Francia…
Di complementarità, al punto che uno dei nostri obiettivi resta quello di collaborare con grandi clienti con i quali realizzare prodotti automotive completamente tailor made. L’idea è quella di condurli, ad esempio, in Ferrari, scegliere un modello e letteralmente vestire la vettura desiderata con quel materiale. Per noi il vero lusso è rispondere al bisogno selettivo di un cliente. Questo rimane il nostro obiettivo principale. Al momento ci troviamo esattamente a metà del percorso per concretizzarlo.
Insomma, Italia-Francia 0 a 0. Palla al centro.
Paola PERFETTI
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