La green attitude sfreccia sulle piste da sci. E’ Chamonix, la perla del Monte Bianco, ad ospitare i primi due resort di alta montagna a impatto zero. Si chiamano Le Morgane e Les Aiglons e promettono un soggiorno a chilometro zero: dal menu al décor in totale armonia con la natura – si utilizzano solo materiali come pietra e vetro – ai programmi di benessere e relax, tutto è pensato per una vacanza eco-ethic, ma molto chic.
Una giornata trascorsa fra le piste da sci, una passeggiata tra i vicoli del centro storico, un pomeriggio sulle slitte trainate da cani, un tuffo con il parapendio, una partita a golf o ancora, una nottata ‘trappeur’ in tenda, Chamonix è questo e molto altro. Ma perché non coniugare il break sulle nevi con un soggiorno attento all’ambiente?
Le Morgane è il primo hotel francese ad avere ottenuto la doppia certificazione internazionale Green Globe ed Ecolabel. Ambasciatore dello spirito green del gruppo Temmos, unisce eleganza e raffinatezza contemporanee, declinate in pietra, boiserie e tessuti di lana all’interno delle 56 stanze arredate e decorate da Philippe Starck.
Per gli eco-ospiti che desiderano rilassarsi dopo aver trascorso un’intera giornata e sfrecciare sulle piste, sono a disposizione una piscina indoor in stile rétro, una sauna e l’hammam con un massaggio rilassante all’interno delle cabine estetiche. La cena? Rigorosamente a chilometro zero. Presso ‘Le Bistrot’ sarà possibile assaporare un menu creativo all’insegna del bio, ideato dallo chef Mickey Bourdillat e dal sommelier Valery Allard, premiato con una stella Michelin.
Amanti della natura? Lasciatevi incantare dal panorama mozzafiato delle terrazze de Les Aiglons, scavate quasi nel Monte Bianco. Le 107 stanze del resort sono dominate dall’equilibrio zen di pietra e vetro. Indecisi se lanciarvi sulle piste o restare al caldo tra le coperte? Per i meno temerari, Les Aiglons propone il trattamento Kraxenofen: un bagno in una gerla da fieno, che combina i benefici del vapore a quelli degli oli essenziali contenuti nel fieno di alta montagna.
Da non perdere poi l’insolito menu locavore, cioè a chilometro zero: un menu ‘responsabile’ che valorizza e sostiene le risorse della regione con un assortimento delle migliori specialità locali, preparate a partire da materie prime provenienti da produttori e allevamenti situati nel raggio di 100 km, rispettandone rigorosamente la stagionalità da degustare sulla terrazza affacciata sul Monte Bianco o nella colorata sala da pranzo di David Cochereau. Allora avete già inforcato i vostri sci?
Alessia Casiraghi