Avete presente il famoso Boulevard des Capucines di Parigi immortalato da Claude Monet in un piovoso giorno di Carnevale? E’ il 1837 e al numero 55 un ragazzo di nome Thierry Hermès ha da poco aperto una manifattura per cavalli. Trent’anni dopo arriva la medaglia d’argento all’Esposizione Universale di Parigi del 1867 e l’invenzione del Sac Haut à Courroies, una grande borsa in cuoio destinata a contenere sella, briglie, morsi e bardature varie. Avete capito di chi stiamo parlando?
Forse oggi tutti lo conoscono per i suoi elegantissimi foulard in seta, ma la storia che vi abbiamo raccontato è quella della nascita della maison Hermès. Cuoi, seta e sapienza artigianale hanno fatto del marchio fondato da Thierry Hermès il simbolo del lusso e dell’eleganza parigina. Ora è un libro a raccontare l’avventura dei pionieri del marchio, Thierry prima, e il figlio Charles-Émile poi.
Il volume “Hermès – L’avventura del lusso”, scritto da Federico Rocca ed edito da Lindau, ripercorre la leggenda della masion francese dalla Seconda Repubblica fino al lancio della mitica Birkin, icona di stile e oggetto di culto in tutto il mondo. Passando per la Belle Epoque, la Rue du Faubourg Saint-Honoré, storica sede parigina di Hermès, la scoperta della cerniera e la crezione di modelli di borse intramontabili come la Kelly.
Un fatturato di oltre un miliardo di euro, più di 300 boutique sparse ai quattro angoli del Pianeta, Hermès è il simbolo contemporaneo della bellezza e dell’eleganza. Uno scrigno di gusto, sapienza artigianale, inesausta ricerca del dettaglio pronto a stupire. Mantenendo i piedi ben saldi in quel mitico angolo di Boulevard des Capucines.
Alessia Casiraghi