Abbiamo ancora negli occhi le immagini dei modelli belli ed efebici che si avvicendano, seri e compiti, uno dietro l’altro indossando gli abiti delle collezioni che verranno. Ci scorrono davanti delle istantanee immaginarie scattate al Pitti Uomo 2014, dove si respira eccellenza, creatività e Made in Italy. Si può già tracciare un bilancio di come vestiranno i prossimi uomini per la prossima estate.
Dei dandy, come ci ha raccontato Ermanno Scervino in una bella intervista rilasciata pochi minuti dopo che i riflettori si sono spenti sulla sua passerella. Dandy che presteranno grande attenzione alla qualità di quello che indosseranno, che compreranno, per quanto è loro possibile, solo ed esclusivamente, Made in Italy perché, come sostiene Alberto Guardiani che con noi si è confrontato in una lunga chiacchierata: “Made in Italy significa creare prodotti di alta qualità tramite tradizione artigianale, ottimi materiali e attenzione al dettaglio“.
Ma la moda di cui abbiamo parlato questa settimana, non è soltanto la moda di Pitti e della Fashion Week: è la moda che sperimenta nuovi mercati, come quello della moda bambino e delle donne curvy, è anche la moda dei sentimenti, quella delle grandi aziende familiari. Perché se è vero che per tanti versi questo sistema ha delle faglie purtroppo importanti è pur vero che rappresenta una voce molto significativa della nostra economia. Proprio per questo, anche secondo quanto sostiene Ermanno Scervino, sarebbe opportuno che il nostro governo si rimboccasse le maniche per tutelare il settore.
Pinella PETRONIO