Giugno NON è il mese di Lionel Messi.
Dopo lo scandalo di (esattamente!) due anni fa, periodo in cui il giornale scandalistico Libre lo accusava di aver partecipato a bollenti festini nel suo appartamento al 34esimo piano di un lussuoso grattacielo in un quartiere di Buenos Aires, a base di “sesso, alcool e cumbia” (popolare ballo latinoamericano, N.d.r.), “La Pulce” del Barcellona ci sarebbe ricascata. O meglio, sarebbe saltata dentro ad un’altra brutta storia.
Per il tre volte Pallone d’Oro, questa volta, nessuna storia di sesso e donnine discinte: piuttosto, e non si sa se sia un bene o sia un male, si parla di lusso e soldi.
Secondo le testate iberiche che hanno subito diffuso la notizia, Leo Messi avrebbe evaso più di 4 milioni di euro tra il 2007 e il 2009.
Tre sarebbero gli illeciti fiscali a suo carico, così come riporta la querela presentata dal procuratore Raquel Amado, membro della procura per i reati economici di Barcellona, e depositata a Gavà, il comune catalano dove risiede il campione argentino.
Al centro della querelle, dunque, la questione della cessione simulata dei diritti di immagine del calciatore a società appositamente create in paradisi fiscali (si parla di Belize e Uruguay).
Quella che Forbes ha inserito nella top 10 degli atleti più pagati al mondo sarebbe coinvolto in una brutta questione di danaro “scomparso” dal Fisco spagnolo con cifre ammontanti, rispettivamente, a 1.059.398,71 nel 2007, 1.572.183,38 nel 2008 e 1.533.092,87 nel 2009. In totale, 4.164.674,96 di euro.
“Per simili reati fiscali, se accertati, la legge spagnola prevede pene detentive da 2 a 6 anni e sanzioni pecuniarie pesantissime: si rischia di pagare dal doppio al sestuplo della somma evasa se questa supera la soglia di 600.000 euro“, riportano le agenzie, mentre la famiglia Messi avrebbe risposto su Facebook con questa nota: “Abbiamo appena saputo, attraverso i media, delle azioni intraprese dalle autorità fiscali spagnole. Siamo sorpresi dalle notizie, perché non abbiamo mai commesso nessuna violazione. Abbiamo sempre rispettato in pieno i nostri obblighi fiscali, seguendo le indicazioni dei nostri consulenti che si preoccuperanno di chiarire questa situazione”.
Come andrà a finire questa storia? Beh, probabilmente la Pulce ci berrà su (leggi qui).
Pa.P.
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