Spegnete la tv e accendete gli occhi. Perché la storia non è mai stata così divertente. Servizio pubblico e squarci di storia italiana, correnti culturali e sigle di programmi televisivi cult, stralci di cinegiornali e caroselli d’autore. E’ una contaminazione continua quella fra Servizio Pubblico e storia d’Italia, un percorso fatto di istantanee e ricordi di un passato non così lontano: a ricordarlo è la mostra “1924-2014. La Rai racconta l’Italia” ospitata al Complesso del Vittoriano di Roma fino al prossimo 30 March. L’esposizione, che dopo la capitale farà tappa alla Triennale di Milano dal 29 april al 15 June 2014 è un gioco di rimandi continui fra storia raccontata – attraverso due medium che proprio quest’anno festeggiano rispettivamente 90 e 60 anni, la radio e la tv – e storia vissuta. Sono i costumi di scena ad introdurci nel mondo incantato dell’ormai defunto tubo catodico: i 60 anni della Televisione italiana si articolano in otto sezioni, come canali tematici, ciascuno curato dal suo anchorman. C’è l’Informazione a cura di Sergio Zavoli, lo Spettacolo di Emilio Ravel, la Cultura che passa dalla penna di Andrea Camilleri e la Scienza che ha il volto iconico di Piero Angela. A scendere nella tribuna politica è Bruno Vespa, a parlare di Società Piero Badaloni, di Economia Arnaldo Plateroti mentre lo Sport ha la voce inconfondibile di Bruno Pizzul. Contributi audio-video, programmi integrali e postazioni interattive condurranno lo spettatore in un viaggio oltre la storia raccontata, che si colora dei memorabilia e inediti ospitati nell’area museale: i bozzetti originali dei costumi per “Giovanna, la Nonna del Corsaro Nero”, le tavole illustrate de “I quattro moschettieri”, i giochi in scatola dei quiz televisivi, il copione manoscritto originale del film di Ermanno Olmi “L’albero degli zoccoli” (1978) . Per i veri nostalgici, lo spazio espositivo centrale ospita un vero set televisivo degli anni ‘70, realizzato con strumenti e apparati originali (televisori, microfoni, giraffe, telecamere, un rullo per i titoli funzionante) per raccontare il “dietro le quinte” dei programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana.
