di Pinella PETRONIO
Altro che anno bisesto anno funesto! Gli sportivi attendono l’arrivo degli anni bisestili così come gli amanti attendono l’arrivo del loro amore. Proprio ogni quattro anni, infatti, quasi sempre in concomitanza con l’anno bisestile, si tengono le Olimpiadi, origine di ogni competizione agonistica, sogno proibito di tutti i fanatici di sport, che possono finalmente fagocitare a ripetizione sfide su sfide di scherma, corsa, nuoto, lancio del peso e chi più ne ha ne metta.
Le Olimpiadi 2012 di Londra non vedranno in competizione soltanto gli atleti più forti di tutte le nazioni del mondo, ma anche i più blasonati designer che si sfideranno a colpi di stile per conquistare il podio dell’eleganza, vestendo con le loro divise le proprie nazionali.
Per l’Italia scende in campo la classe senza tempo di Giorgio Armani che, con la linea EA7 Emporio Armani, sarà official outfitter del Team Italia. Non si sa ancora con esattezza quali saranno gli elementi che contraddistingueranno la collezione pensata ad hoc per i nostri atleti, in compenso, sappiamo che l’adv, che uscirà nel mese di april e sarà dedicata a sette diverse discipline (ginnastica ritmica, pallanuoto, boxe, scherma, pallavolo, salto in alto e nuoto), vedrà protagonisti proprio gli atleti. Matteo Aicardi, Paola Croce, Andrea Cassarà, Antonietta Di Martino, Luca Dotto, Anzhelika Savrayuk interpreteranno, in scatti in bianco e nero, un concetto di sport lontano dalla competizione fine a se stessa, più vicino al significato filosofico di crescita e determinazione.
Disegnerà le divise della nazionale d’Inghilterra, paese ospitante, Stella McCartney, stilista emblema della moda eco-solidale e figlia dell’ex Beatles Paul McCartney, che ispirandosi ai colori della Union Jack, ha realizzato, in collaborazione con Adidas, magliette, pantaloncini e tute che rivisitano in chiave moderna la bandiera britannica. Orgogliosa la designer dichiara: “Per iniziare un progetto come questo mi sono concentrata sulla Union Jack. Per me è una delle bandiere più belle del mondo e per me era importante rimanere fedele a quel disegno iconico, ma anche modernizzarlo e presentarlo in modo contemporaneo. In definitiva, abbiamo voluto che gli atleti si sentissero come un team e che fossero orgogliosi di indossare un abbigliamento tecnico che li rappresentasse al meglio”.
Non sono tutte rose e fiori, però, per Stella che ha inorridito nazionalisti e moralisti i quali non vedono traccia della gloriosa Union Jack sulle divise, ad eccezione di quelle realizzate per la nazionale di pallavolo, le cui atlete se la ritrovano stampata, niente popò di meno che…sul fondoschiena. Ma, mentre gli inglesi più compassati rabbrividiscono, per la mancanza totale del rosso e per le linee asimmetriche, gli atleti ne vanno matti, tanto quanto le teste coronate di Buckingham Palace.
La squadra statunitense sarà, invece, firmata Ralph Lauren, il quale utilizza i colori della bandiera degli USA, gli stessi di quelli iconici della maison, e si ispira alle divise realizzate per i Giochi Olimpici di Londra 1948, in capi classici che uniscono uno spirito vintage ad un animo moderno.
Ermanno Scervino, invece, ha disegnato le divise, oltre a capi ed accessori pensati per il tempo libero, dell’Azerbaijan, utilizzando i colori e i simboli della bandiera, reinterpretati secondo lo spirito della maison e seguendo i criteri di eccellenza del Made in Italy.
Ora, probabilmente qualcuno starà pensando che la moda e lo stile nello sport non siano importanti, che i valori che contano siano la forza e la determinazione. Bene. Provate a chiedere ai giocatori della Juventus che cosa provano quando indossano la maglia rosa shocking con tanto di macro stella stampata. Vi darete una risposta.