Non basta la coincidenza con i mondiali di calcio del Brasile a spiegare il perché l’uomo della primavera estate 2014 debba essere uno sportivo. Secondo gli stilisti prima lo era in funzione di un risultato, ossia di una forma fisica da esibire anche attraverso le loro creazioni; adesso però lo sport incarna lo spirito di un uomo, un’attitudine, ed è per questo che è l’abito, strumento di rappresentazione di se stessi, a diventare sportivo. Ed ecco rubare allora tessuti tecnici e dettagli, reinventati e al servizio di quell’eccellenza Made in Italy.
Lo sport incarna una delle due anime dell’uomo Gucci: resta pur sempre un dandy, ma stavolta chiude i volumi dei poeti maledetti, indossa camicie fiorate che sembrano eleganti pigiama, mette lo zaino sulle spalle e corre in giro per il mondo. Seta accanto al jersey tecnico o al nylon di cotone, lussuose felpe di pelle e riding pant (il logico tributo alle origini del brand) confermano il piacere dei contrasti, celebrato anche negli opposti volumi dei capospalla rispetto al pantalone super skinny, ma anche quello della ricerca dei materiali, fiore all’occhiello di Gucci.
La mente vola subito agli anni ’60, quelli delle gite in barca, di Kennedy o dei playboy a Saint Tropez, guardando la collezione di Andrea Incontri. Non perché ne abbia riproposto lo stile, infatti ruba solo le righe delle barche a vela e i costumi da bagnanti delle spiagge di lusso, quelli che per intenderci vediamo nel telefilm già cult Magic City. Ma il suo uomo da barca con ai piedi robuste calzature dalla suola di gomma e il portadocumenti con un laccio come tracolla ribadisce lo spirito di un uomo virile, poco vanesio e che ama i dettagli. Un’estetica sopravvissuta solo in alcune immagini di cartolina e che la collezione recupera con freschezza e coraggio.
Un lavoro sulla forma che è sostanza è quello svolto da Giorgio Armani che ha voluto proporre l’essenza di un uomo gentile, per il quale lo sportswear è un’attitudine mentale. La giacca allora è principe del guardaroba, alleggerita, anche grazie ai giochi di colore: il verde si mischia al bianco, il grigio al rosso, il luminoso bianco avorio e un delicatissimo rosa. I pantaloni stretti, sono senza dubbio rubati ad uno sportivo vero.
Come da tradizione la collezione estiva Dirk Bikkembergs si ispira ad uno sport d’acqua: il guardaroba dello skipper diventa lussuoso, chic e metropolitano. L’essenziale (bermuda, giubbini impermeabili, cappellino e stringate) è declinato in una palette di colori dai toni freddi, spezzata da un vivace arancione.
Andrea VIGNERI