Broches, parures, orecchini e braccialetti che vivono l’istante di un’eternità. Gioielli sottratti al tempo per diventare unici. Anche se la maison che li colleziona, scovandoli nei più segreti angoli del mondo, compie oggi 40 anni. Pennisi, la casa di gioielli antichi e monili preziosi, ha scelto Milano per celebrare il suo quasi mezzo secolo di amore per il bello. E proprio in via Manzoni, al Grand Hotel e de Milan, dove Giovanni Pennisi, nipote di gioiellieri e orafi catanesi, ha aperto il suo primo negozio nel 1971, ha scelto di celebrare questo importante anniversario.
Platino, diamanti, pietre e cammei che raccontano, come un libro senza tempo, non solo la storia di chi li ha indossati, ma anche “l’arte di collezionare con competenza e passione”, come ha scritto Miuccia Prada nella prefazione al volume fotografico dedicato alla famiglia Pennisi. Preziosi monili di famiglia, objets de vertu, come la parure che ricorda quelle indossate da Madame Pompadour, o dalla principessa Sissi o ancora di Tamara de Lempicka.
Ma come si riconosce un gioiello d’epoca degno di essere collezionato? “E’ una questione di passione, curiosità e amore per il bello” suggerisce Gabriele Pennisi, esponente della nuova generazione di gioiellieri e collezionisti di monili antichi. Che la passione non può che averla nel sangue.
Alessia Casiraghi