Siamo una nazione amante del bello. C’è poco da fare. Un italiano all’estero lo si riconosce subito… abito curato, scarpe e accessori di qualità, rigorosamente abbinati, e un appeal inconfondibile. Tant’è che nel mondo, quando si parla d’Italia, il pensiero pare essere rivolto quasi immediatamente alla moda, e a seguire al turismo, al cibo, al design e alle automobili. Almeno stando a sentire Google.
Infatti, secondo lo studio realizzato dal motore di ricerca su dieci Paesi (Usa, Francia, Inghilterra, Germania, Giappone, Emirati Arabi, Brasile, Russia, India e Cina), nel primo semestre del 2012 è stato registrato un incremento del 13% della ricerca relativa alla parola Made in Italy, specificatamente legata a questi comparti della nostra economia.
Proprio questi settori sono diventati protagonisti assoluti di Exhibitaly-Eccellenze italiane dʼoggi, la manifestazione dedicata alla promozione delle eccellenze del Made in Italy, iniziata lo scorso 12Septembera Mosca, che terminerà il 6 January 2013.
A partire da oggi 7 November e fino al 26, regina assoluta della kermesse russa è la moda con la mostra Nation Of Fashion allestita all’interno del complesso archeologico-industriale Krasny Oktyabr.
Alla presenza di Antonio Zanardi Landi, ambasciatore d’Italia a Mosca, Giuliano Urbani, coordinatore dell’Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia del 2011, e Beniamino Quintieri, coordinatore del progetto Exhibitaly, personaggi di spicco della cultura italiana, si apre il sipario su quella che vuole essere un’ode alla cultura, alla creatività e al saper fare degli artigiani italiani, caratteristiche che hanno reso grande il nome della moda italiana nel mondo. Madrina d’eccezione dell’evento è Maria Grazia Cucinotta, che ben incarna l’ideale di donna mediterranea ed italiana.
Un percorso suggestivo, attraverso il settore tessile e dellʼabbigliamento, forse fra i più rappresentativi della nostra industria, che ci porta a spasso per l’Italia della moda, in mezzo ai più importanti marchi del Made in Italy, rappresentati da pezzi emblematici che ne sintetizzano e rappresentano la storia. All’interno del percorso un importante spazio occupa il settore dedicato all’affascinante connubio tra moda e cinema: si concretizza nelle meravigliose creazioni realizzate da Gattinoni per Anna Magnani in Risate di Gioia di Monicelli, per Ingrid Berman in Europa 51 o, ancora, negli abiti disegnati per l’episodio, firmato da Fellini, del film Tre passi nel delirio del 1967.
Fil rouge dell’intera mostra – che oltre ad essere un tributo al genio italiano vuole essere un oMay all’Italia degli artigiani – sono i tessuti pregiati e ricercati, che diventano argilla nelle mani di quegli stilisti che li lavorano fino a realizzare creazioni uniche che confluiranno poi nelle loro collezioni. Ermanno Scervino, Missoni, Alberta Ferretti, Gucci, Valentino, Ermenegildo Zegna, Agnona, senza dimenticare Fendi, Laura Biagiotti, Corneliani, Missoni e Versace hanno esposto i loro capolavori, trasmettendo al pubblico russo il valore artistico di ogni singola stoffa, di ogni cucitura, di ogni filato Made in Italy.
Ermanno Scervino, maison conosciuta in tutto il mondo per la ricercatezza dei suoi tessuti, dietro cui si celano tradizione e sperimentazione, ha portato in mostra uno dei suoi più bei abiti, realizzato in organza a taglio a vivo con crinolina, insieme alla borsa Faubourg in nappa plongè e maglia.
Ma l’Italia della moda non è solo quella dei tessuti e degli abiti. È anche quella dell’alta gioielleria – in mostra due iconici preziosi Damiani, creazioni di Buccellati e di Vhernier -, e delle scarpe, con le aziende leader del settore calzaturiero.
In collaborazione con l’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, la mostra racconta la tradizione dei maestri calzaturieri, attivi nel nostro Belpaese fin dalla prima metà del secolo scorso, con una selezione di calzature di anni compresi tra i ’30 e i ’40, provenienti da collezioni private. Piccoli capolavori di arte contemporanea di Baldinini, Ballin, Fratelli Rossetti, Marino Fabiani, Silvano Lattanzi, Manas, Luciano Padovan e di René Caovilla, solo per fare alcuni nomi, altri fanno rivivere, anche grazie all’aiuto di video, che illustrano lʼevoluzione tecnologica del settore, e strumenti artigianali, la magia delle calzature italiane.
Insieme a scarpe, gioielli e abiti, la mostra, in collaborazione con lʼANFAO (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), ha dato ampio spazio anche al settore degli occhiali da sole e al mondo del profumo italiano, attraverso un percorso olfattivo che ne racconta la storia.
Pinella PETRONIO