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L’Oriente strizza l’occhio all’artigianalità italiana

Maggio 13, 2013 by Redazione Lascia un commento

Golden Hat_titude_Borsalino2

Il Made in Italy piace sempre di più in Oriente, soprattutto grazie alla capacità degli artigiani italiani di mischiare le diverse arti al fine di creare qualcosa di unico.

Risultato eccelso di una “contaminazione” di alta gamma è la Golden Hat_Titude, la mostra evento allestita da Arezzo Fiere e Congressi, il polo fieristico che nelle ultime stagioni celebra il mondo del gioiello e quello della moda.
Protagonisti sono 16 cappelli creati da Borsalino e reinterpretati da 16 orafi aretini, che danno vita ad un evento senza precedenti.

Raul Barbieri, direttore di Arezzo Fiere e Congressi, ha presentato la mostra con entusiasmo e soddisfazione: “Quello di Gold Up e di Golden Hat_Titude è stato un investimento che ha dato e continua a dare i suoi frutti. Le nostre mostre sono richieste nel mondo e portano un valore aggiunto anche dal punto di vista strettamente culturale. Una volta di più Arezzo Fiere e Congressi si fa portatore di elementi di straordinario appeal che fanno da contorno alla creatività e al know-how riconosciuto delle nostre aziende”.

Le parole di Barbieri sono state confermate dall’evidente interesse che ha mostrato, nei confronti delle iniziative del polo fieristico toscano, anche lo Shenzhen Yuehao Jewelry Co. Ltd, che da sempre collega l’Italia con i mercati emergenti di Cina, Indonesia, Giappone e Turchia, nella persona di Tanya Chan, la sua responsabile.

In occasione della 34esima edizione di OroArezzo, infatti, Chan ha sancito una collaborazione con Arezzo Fiere, con l’obiettivo di portare il Made in Italy in Oriente: “I mercati asiatici seguono con particolare attenzione e interesse il mercato dell’oreficeria italiana in quanto portatore di valori importanti come stile, creatività e attenzione ai dettagli. Anche e soprattutto per questo riteniamo fondamentale aggiungere, nel corso di questi incontri, un quid di eleganza e cultura che possa avere un’ulteriore funzione attrattiva per i nostri clienti”.

Ma non è certo il primo “scambio” che avviene tra Shenzhen e il polo fieristico aretino, poiché già due anni fa la mostra Gold Up, allestita insieme a Vogue Gioiello con la partecipazione di 16 star dell’alta moda nazionale, era stata ospitata proprio dalla compagnia di Tanya Chan, la quale ha aggiunto: “Arricchire la proposta delle aziende orafe con eventi speciali significa creare un mood particolarmente suggestivo che coinvolge i compratori, con effetti positivi sugli acquisti. Noi abbiamo tra le 500 e le 800 aziende dall’Italia e oltre 1.000 potenziali acquirenti; il che significa creare delle situazioni di grande appeal sul versante business, con un ritorno importante dal punto di vista economico. Proporre un evento come quello legato a un’icona del calibro di Borsalino determina uno standard elevatissimo, base essenziale per mantenere alta l’immagine del Made in Italy”.

Vera MORETTI

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