Sarà che in questi tempi deve sopportare, spesso, il peso della crisi. L’uomo di stile dell’autunno inverno 2013 2014, manager di una multinazionale o affermato professionista, deve avere spalle larghe: addio agli efebici modelli che popolavano le passerelle fino a due stagioni fa. Il cambiamento è evidente e lo si coglie soprattutto nei capispalla.
Cappotti, giubbotti, loden o montgomery sono in questa stagione più strutturati che mai. Con una strizzata d’occhio allo sportswear, che nella prossima estate diventerà la tendenza irrinunciabile, i capi sono strutturati e i volumi ampi, a volte a clessidra. E i contrasti si sprecano, specie con i pantaloni che persistono nelle linee skinny, a volte fin troppo.
Salvatore Ferragamo ha sottolineato l’importanza del capospalla nel guardaroba e nel look maschile facendone il protagonista assoluto della collezione. Tagli contemporanei, materiali di qualità, caldi e avvolgenti con i maxi-colli, rappresentano la declinazione di un paesaggio metropolitano invernale: nero, navy, grigio. Si illumina invece il cappotto sulla passerella di Emporio Armani che gioca con le rotondità nella totale pulizia del modello in cui scompaiono perfino i bottoni. Qualche nota di colore, pur sempre scuro, arriva da Umit Benan con la collezione che ha segnato il suo addio a Trussardi: verde sottobosco, rosso, e giallo per combattere la pioggia.
Andrea VIGNERI
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