di Alfiero MASSIMINI*
Proseguiamo la nostra esplorazione nel mondo dei sistemi antifurto, iniziata la settimana scorsa, per capire quali accorgimenti possiamo adottare per proteggere le nostre proprietà immobiliari di lusso.
I dispositivi di attivazione
Il sistema antifurto può essere attivato e disattivato mediante una chiave, una tastiera a combinazione numerica oppure tramite un radiocomando. Ce ne sono anche di sofisticatissimi, che funzionano con impronta digitale oppure scansione dell’iride, ma che non sono ancora molto diffusi (anche se a mio avviso il futuro va in quella direzione).
Qual’è il migliore? Dipende da voi. Questa è una scelta molto personale e ognuno deve scegliere la soluzione che gli facilita la vita. Se tendete a dimenticarvi le password, ovviamente sconsiglio la tastiera a combinazione numerica. Lo stesso vale, se siete campioni mondiali nella specialità olimpica della perdita delle chiavi, per il dispositivo di attivazione a chiave.
Mi permetto però di darvi un piccolo suggerimento nel caso in cui decidiate di installare un dispositivo di attivazione con tastiera a combinazione numerica. Cercate di non posizionarlo in bella vista.
È già capitato che, degli scaltri ladri, abbiano spiato con un binocolo l’ignaro padrone di casa e si siano scritti la combinazione, semplicemente osservandolo mentre la inseriva e disinseriva.
Quindi è sempre meglio posizionare la tastiera in modo che non possiate essere osservati mentre digitate la combinazione (magari coprite con la mano, affinché nessuno possa vedervi mentre la digitate).
I sistemi anti-rapina
Può capitare di subire un’aggressione mentre si rincasa dalla porta principale o dal garage.
Alcuni dispositivi di attivazione con tastiera a combinazione numerica sono dotati di intelligenti sistemi anti-rapina, tanto semplici quanto efficaci. Ad esempio, c’è un sistema a otto cifre, delle quali le prime 5 servono a disattivare l’antifurto per entrare in casa, e le ultime tre cifre devono essere sempre digitate per disattivare il sistema anti-rapina.
Se venite aggrediti e siete costretti, sotto minaccia, a disattivare il sistema antifurto, potete digitare solo i primi 5 numeri, in questo modo potrete entrare in casa senza che i malviventi sospettino nulla, mentre in realtà, evitando di digitare le ultime tre cifre del codice, avete attivato il selezionatore telefonico che, silenziosamente, ha già avvertito le Forze dell’Ordine, oppure la compagnia di vigilanza privata, che interverranno.
Le casseforti
Siete davvero convinti di riuscire a trovare dei nascondigli per i vostri oggetti di valore, che siano talmente efficaci da non essere trovati da un ladro?
Oggi sul mercato trovate casseforti di varie dimensioni, che possono essere a muro, oppure ancorate al pavimento.
Meglio acquistarne una molto capiente, perché negli anni gli oggetti da custodire si moltiplicano. Vi sono anche veri e propri armadi blindati, che consentono di custodire quadri, oggetti preziosi di grandi dimensioni e anche capi di abbigliamento di pregio (a casa di un mio cliente russo ho visto un giaccone in coccodrillo che costava 250mila euro).
Se sceglierete una cassaforte a muro o a pavimento, assicuratevi che venga saldamente ancorata (spesso i ladri la sradicano e la portano via per poi aprirla in tutta calma). Inoltre, vi suggerirei di posizionarla in un punto che renda difficile ai malviventi l’asportazione e l’attacco allo sportello.
In una cassaforte con serratura a combinazione numerica, sia meccanica che elettronica, è bene cambiare la combinazione abbastanza frequentemente. Ma se non si ha buona memoria, meglio sceglierne una con chiusura mediante chiave.
È sempre meglio avere in casa due casseforti, una ‘civetta’ e quella vera. In quella ‘civetta’ riponete qualche gioiello di poco valore, al quale non siete particolarmente affezionati, e quattro o cinquemila euro in contanti.
Se i sistemi anti-intrusione non impedissero a dei malintenzionati di entrare in casa e questi vi obbligassero ad aprire una cassaforte, voi portatili a quella ‘civetta’, aprite la e consegnate gli tutto il contenuto.
Per questo motivo è importante far trovare ai malviventi almeno quattro o cinquemila euro, perché se nella cassaforte ‘civetta’ ci dovessero essere solo pochi spiccioli, i potrebbero reagire violentemente. Se invece saranno convinti di avere ottenuto il loro scopo, molto probabilmente se ne andranno soddisfatti e ve la caverete soltanto con un brutto spavento.
*CEO The Art of Living – [email protected] – www.villedasogno.net – www.immobilireddito.com
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