In una ipotetica classifica dei Paesi emergenti nel settore Wealthy Fashion, Cina , Russia e India sembrano essere state surclassate dal Brasile; secondo uno studio realizzato da Altagamma, questa sarà la nuova frontiera del lusso.
Tutti con gli occhi sono puntati quindi ad analizzare le mosse di uno dei Paesi che fino ad ora era famoso per il fantastico clima, le belle donne e le spiagge di Rio de Janeiro e Copacabana, per qualche calciatore più o meno indolente sbarcato nei campionati europei e per una eccellente qualità di caffè.
Altagamma già nel 2010 aveva riportato che il mercato del lusso carioca valeva 7,6 miliardi di dollari; nei prossimi 5 anni dovrebbe aumentare ancora del 35% secondo una stima molto probabile elaborata sulla base dei segnali che da lì provengono. Forse non tutti sanno che sono presenti più miliardari a San Paolo che a Mosca o a Mumbai e che la popolazione carioca femminile è molto sensibile al mercato del lusso. Analizzando il profilo del consumatore, si nota che è presente un bacino potenziale di 10 milioni di persone appartenenti alla classe media e che il 75% dei consumatori è rappresentato da donne. Anche la classifica dei beni di consumo si è modificata radicalmente per soddisfare i gusti delle consumatrici: al primo posto profumi e cosmetici, seguiti da gioielli.
Città come San Paolo e Rio de Janeiro con stridenti contrasti di vario genere, sono riuscite ad affiancare alle favelas anche un incremento di negozi di lusso.
Ma, come ben sappiamo “non è tutto oro quello che luccica” e bisogna tenere in considerazione per l’import/export due importanti fattori: i dazi doganali e la burocrazia. I dazi potrebbero quadruplicare il prezzo finale al consumo e la burocrazia spesso non riesce a soddisfare le richieste lampo dei permessi d’importazione riguardanti il mercato della moda ed i settori stagionali, causando un gap tra domanda e offerta.
Un escamotage potrebbe risultare dall’avvalersi di un distributore locale ben radicato sul territorio e possedere aspettative positive di ritorno sugli investimenti in tempi medio lunghi. Insomma, un Paese nel quale è bene esportare o delocalizzare lusso, solo dopo averne conosciuto a fondo caratteristiche e peculiarità.
Alessandra Gilardi