Dopo l’acquisto del 40% di Samoiraghi&Viganò, Luxottica ha fatto un altro colpaccio: il gruppo bellunese, infatti, con un’operazione di 90 milioni di euro, è ora a capo di Alain Mikli, azienda francese specializzata nell’occhialeria di lusso, e che possiede le licenze di Starck e Jean Paul Gautier.
L’azienda guidata da Andrea Guerra, dunque, compie un passo importante nel mondo degli occhiali di alta gamma e conferma le ambizioni del gruppo, che ultimamente aveva manifestato il desiderio di espandersi nei mercati esteri.
Ciò è stato possibile grazie all’andamento più che positivo di Luxottica che, in barba alla crisi, ha registrato, nei primi nove mesi del 2012, ricavi di 5,45 miliardi di euro, con un aumento del 15,7% rispetto allo stesso periodo del 2011, e serie possibilità di chiudere i restanti 3 mesi con introiti che faranno superare il muro dei 7 miliardi, mai raggiunto nel corso della sua storia.
Il segreto dell’ottima salute del marchio che, lo ricordiamo, possiede anche Oliver Peoples, Ray Ban, Persol, Vogue e Oakley, è una politica di svecchiamento, necessaria se si vuole stare al passo con i tempi e rivolgersi ad una clientela sempre più vasta.
Dal quartier generale di Agordo, infatti, fanno sapere che i dipendenti a non più di 3 anni dalla pensione potranno infatti decidere di lasciare il lavoro ricevendo in cambio degli incentivi economici che oltre al normale tfr prevedano l’80% dello stipendio e altri bonus.
In un periodo in cui la crisi sembra non lasciare spazio alle giovani risorse, Luxottica si muove in controtendenza, e sembra che la mossa si stia rivelando vincente.
Vera MORETTI