Un percorso esperienziale che cattura i sensi. Tanti piccoli teatri del gusto e suggestioni emozionali che avvolgono nel mistero di Venezia. Perdersi nel suo labirinto a due passi da Canal Grande, affacciarsi sul Canale dei Tolentini, immergersi nei Giardini di Papadopoli per poi ritrovarsi nell’incantevole Giardino d’Inverno dell’Hotel Papadopoli Venezia, opera del maestro Pietro Porcinai che con le sue oltre 40 specie di verzura fa da cornice al nostro percorso sinestetico sulle tracce delle Fragranze d’Accoglienza.
Il nostro viaggio comincia sulle note dell’arpista internazionale Marianne Gubri questa magica notte sulla Laguna, all’imbrunire di un equinozio settembrino che profuma di essenze e sapori di altri tempi. E’ una notte illuminata dalle visionarie installazioni luminose in carta di riso plissettata di Molo Design e dai meravigliosi lampadari di vetro di Murano troneggianti sopra i sobri locali dell’hotellerie del gruppo MGallery.
Siamo all’interno di un lusso non ostentato ma per questo elegante; prezioso e che profuma di mistero, di viaggiatori, di libri e di storie: quelle dei Casanova veneziani che in queste calli giocavano a rincorrersi; quelle dei mercanti deli Cinquecento che di ritorno dai loro viaggi regalavano alla città di San Marco sensazioni d’Oriente; quelle di Hugo Pratt, che amava questo indirizzo e qui sognava il suo Corto Maltese al punto che, ancora oggi, il Papadopoli gli dedica una biblioteca e una lounge – Campiello con effigiati a trompe l’œil alcuni dei più caratteristici scorci veneziani.
Una cornice preziosa che la notte del 23Septemberha fatto da spettacolare scenografia al percorso esperienziale di sofisticate degustazioni olfattive e trame gustative messe in scena da The Kitchen of Fashion, sotto l’attenta ospitalità del direttore della struttura, Pierpaolo Cocchi.
Partiamo dai sapori del mare rielaborati in chiave contemporanea e gourmand da Sara Roversi di Sosushi, con tanto di sushi-showcooking.
Proseguiamo all’insegna del made in Italy con i preziosi distillati di Giacomo Tillino di Albergian che coinvolge gli ospiti nella storia del suo Genepin, liquore alpestre che nasce oltre i 2100 metri, e di Oblìo, l’alchemico assenzio che ben si confà all’atmosfera letteraria di questa notte e che viene esaltato da tocchi di zenzero e cioccolato piemontesi.
Ci immergiamo nella biblioteca olfattiva di Histoires des Parfums by Gérard Ghislain, che con i suoi “12 tomi”, 12 rari profumi, ci narra storie di giardini – peonia, lavanda .. – e di vita di personaggi grandi e delle loro età – dal fascinoso Casanova all’esotica Mata Hari, dal rivoluzionario 1969 all’anno che riporta subito alla mente l’umore il Moulin Rouge e il suo sapore di cipria, di rossetto, di cafè chantant.
Infine, ecco una tazza di tè preparato dal più giovane naso italiano, la tea teaser de L’Emporio del Tè, Eleonora Murdaca (alla quale abbiamo riservato una videointervista in prossima uscita).
100 selezionati ospiti hanno gustato, toccato, annusato, colto con tutti e cinque i sensi un’altra Venezia.
Dunque: “Benvenuti a Venezia, città della magi sull’acqua, illuminati dal bagliore lunare nella notte che dall’estate ci introdurrà ai tepori autunnali”.
Benvenuti nel primo teatrino sensoriale e gustativo realizzato in un hotel, l’Hotel Papadopoli Venezia della catena MGallery di Accor Hotel.
Paola Perfetti