Di Paola PERFETTI
L’eleganza e la raffinatezza sono di casa a Mantova, fin dai tempi dei Gonzaga. Oggi quell’uso sapiente del termine Stile, quella grande sapienza nell’arte del fare è cosa Mantù, affidata alle mani e all’estro dello stilista Gigi Vezzola.
Poco lontano dalle grandi sfilate della Settimana della Moda di Milano, Mantù ha presentato la sua nuova collezione autunno inverno 2012 2013 dedicata ad una donna dinamica ma sofisticata; una donna che conosce quali materiali e quali capi valga la pena vivere nel tran tran quotidiano, senza per questo dimenticare la ragione del suo guardaroba.
Il risultato? Un cabinet haute couture che si traduce in questa collezione metropolitana ma di gusto, composta da una serie di abiti rubati dai look maschili e ora mescolati a trame e texture del tutto femminili.
“Glamorous come la New York di Madison Avenue. Sofisticata come il quartiere londinese di Belgravia, moderna ed esotica come la Canton Road di Hong Kong” – dicono ispirati dalla maison, ma è il Razionalismo Barocco il clou dell’ispirazione della linea, come ci dichiara in questo viaggio lo stesso fashion designer Gigi Vezzola.
Ispirazione, studio dei tessuti, tagli sartoriali e cromie ispirate alle pietre preziosi. Fra cappottini, pellicce, animalier rivisitati in chiave sobria-chic, giochi di volumi a contrasto e tagli godet con colletto e manichine preziosi, Mantù è una piacevole scoperta di questa Milano Fashion Week.
Una firma del tutto italiana, con 50 addetti nella sede mantovana e appena tre anni di storia: un bell’esempio di come la couture quotidiana possa essere tradotta in un esempio dell’alta sartoria made in Italy. Che a Isabella d’Este credo proprio non sarebbe dispiaciuta.