Questo è il racconto di Tamara Mellon, ex redattrice di moda per Vogue UK, che nel 1996 credette fermamente nelle potenzialità di uno sconosciuto designer di scarpe malesiano e fondò insieme ad un’altra socia Jimmy Choo, un marchio dal valore stimato intorno ai 600 milioni di euro.
E’ Tamara, però, che riuscì ad inserire Jimmy Choo e le sue particolari creazioni prima nei migliori redazionali dei magazine patinati e, di conseguenza, ai piedi delle stars e sui red carpet più famosi di mezzo mondo.
“Business is business” e nel 2001 Tamara costrinse il designer a venderle la propria quota (il 50%, allora pari a 10 milioni di euro).
Così l’artigiano Jimmy Choo ritornò alle origini e aprì un piccolo negozio con un giro d’affari limitato, mentre Tamara Mellon arrivò ad inaugurare ben 100 boutique Jimmy Choo nel mondo.
E oggi? La co-fondatrice del marchio vende la sua ultima quota perché ha deciso di abbandonare definitivamente l’impero.
Il processo di vendita del marchio, iniziato negli ultimi anni, è arrivato all’ultimo capitolo, almeno secondo quanto riportato dai tabloid britannici.
La transazione finale sembra essere stata raggiunta col plauso di Tamara e del gruppo Labelux: la famiglia tedesca con sede a Vienna che già deteneva la Mayranza delle quote del marchio.
All’interno del marchio comunque non dovrebbe cambiare nulla e si continua con la solita politica innovativa ed espansionistica.
Per Tamara invece il futuro è un grande punto di domanda… mamma a tempo pieno oppure imprenditrice di una nuova startup?
Si mormora che voglia ripetere l’esperimento così ben riuscito di Jimmy Choo anche con un altro brand di nicchia e che sia già impegnata in un progetto fashion top secret…
Solo il tempo ci rivelerà la verità, non ci resta che attendere e non perdere i suoi passi…!
Alessandra Gilardi