Milano è notoriamente una città dove si va di fretta. Dove si fa fatica a fare la spesa, figurarsi a pranzare seduti a tavola… Il lavoro impone pause pranzo di un’ora e spesso, piuttosto che mangiare pessime insalate esposte nella vetrina di qualche angusta tavola fredda, si preferisce fare quattro passi (quando si è fortunati anche in centro) e gustare cibi che possono essere facilmente mangiati anche per strada. Proprio per queste ragioni la città meneghina è fra tutte le italiane una di quelle con il più alto consumo di street food della nostra nazione.
Al contrario di molte altre città (vedi Napoli, Palermo, Firenze…) Milano non ha una grande tradizione di cibo da strada. Se si esclude, ovviamente, il panino con la salamella, venduto da camioncini che si appostano fuori dagli stadi e nei luoghi di ritrovo giovanili, posto ideale per rifocillarsi dopo un concerto o dopo una serata a ballare in discoteca. A fronte di questa poca varietà di street food, Milano è in compenso una città generosa, aperta a tutti, ricettacolo di uomini e donne provenienti da varie parti d’Italia che nel capoluogo lombardo hanno trovato un lavoro. E spesso questi connazionali hanno portato con loro anche le tradizioni culinarie della propria regione, facendone un business.
E così a Milano è possibile gustare arancini, panzerotti caldi appena fritti, piadine farcite, miasse, pizza al trancio e chi più ne ha più ne metta. Milano nel corso degli anni è saputa diventare una città cosmopolita anche dal punto di vista culinario. Tantissimi, infatti, sono i negozi e le bancarelle dove è possibile acquistare cibi già pronti da consumare per strada, le cui ricette sono realizzate nel pieno rispetto della tradizione culinaria della regione da cui provengono.
Da poco a Milano, ad esempio, è arrivata sulle sue 3 ruote direttamente dalla Sicilia Orientale l’ape car “LùBar” che propone una serie di specialità della terrà di Trinacria, tra cui cannoli, cioccolato di modica, ma soprattutto una grande varietà di arancini. A Milano, insomma, non avete che l’imbarazzo della scelta. Provate ogni giorno lo streetfood di una regione diversa, vi sembrerà di fare il giro d’Italia in poche settimane.
Pinella PETRONIO