Portare in passerella una collezione di moda uomo è davvero molto complicato. Quasi sempre si rischia. Sia che si decida di rimanere nel solco della tradizione, utilizzando capi e accessori cari da sempre all’heritage del guardaroba maschile, sia che si decida di osare rubando a piene mani dalla moda femminile, sia, ancora, che si decida di cavalcare l’onda dell’eccentricità e dell’estro creativo. Nel primo caso saremo sicuri che, fuori dalle sfilate, sentiremo gli addetti ai lavori lamentarsi di mancanza di originalità e di banalità (“Che noia questa moda uomo, tutte le passerelle sono uguali). Negli altri due casi stiamo pur certi che, sempre i soliti che avevano lamentato noia e piattume, saranno lì a recriminare sulla “non-portabilità” della collezione, sul fatto che per la moda l’uomo non è più uomo e che l’armamentario stilistico femminile abbia invaso in modo troppo smaccato l’universo maschile.
Ecco, con poche paure di smentita, possiamo dire che la collezione uomo presentata da Bottega Veneta per l’autunno inverno 2014 2015 possa mettere d’accordo tutti. Il marchio del lusso Made in Italy è riuscito a portare in passerella una collezione elegante e raffinata, che non risulta comunque banale. Un perfetto gioco di proporzioni e pesi, di colori classici accesi da dettagli cromatici originali che non risultano mai invadenti. Tomas Maier, alla guida della maison ormai dal 2001, continua il suo percorso verso una rivoluzione dello stile maschile, informale e rilassato, ma nel contempo raffinatissimo e sofisticato. “La collezione ruota intorno all’idea di rilassatezza ed esplora la versatilità di un look che possa essere perfetto per ogni situazione. Penso sempre alle necessità di un uomo, a cosa possa funzionare per lui, sia in campagna che in città – sono queste le domande a cui diamo una risposta”, così ha commentato il direttore creativo. Il mondo dell’abbigliamento sportivo si sposa a quello del lusso dando vita ad affusolati pantaloni da jogging, che mettono in evidenza la gamba affusolata, realizzati in tessuti coma la pelle, flanella, suede e lana double-face. Capi morbidi, invece, per la parte superiore così da equilibrare perfettamente il look: maglie in lana, in cashmere, cammello, flanella e lana inglese double face, cappotti reversibili che se da un lato rivelano fantasie e stampe, dall’altro presentano la tinta unita, giacche con inserti in pelle sui reverse, dettagli in suede e stampe che riproducono l’iconico intreccio della maison o il più classico Pincipe di Galles su bomber e giubbini. Una collezione armonica e meravigliosamente equilibrata che riesce a dare dignità stilistica anche ad un capo più smaccatamente easy come il pantalone aderente.
All’esatto opposto si colloca, invece, la collezione di John Richmond, che rende oMay ad una grande icona scomparsa della musica: Lou Reed. Così, se Bottega Veneta non gradisce nessuna forma di eccesso, il designer inglese non riesce a trattenere il suo animo rock che infonde in ciascuna delle creazioni presentate in passerella. Quello di John Richmond è un uomo a cui piace osare, che ama sfidare le convenzione e non ha paura di indossare gilet di pelliccia, capi in pelle arricchiti da borchie, gonne a pieghe indossate su pantaloni dal fit slim, o ancora scarpe impunturate da cristalli. Anche quando sceglie il più classico degli abiti formali e sartoriali, il look dell’uomo Richmond risulta originale, acceso da accessori colorati, come ad esempio la cravatta o le scarpe rosse. Il più sentito oMay al principe del rock si fa poi evidente nelle frasi delle più celebri sue canzoni ricamate sul chiodo in pelle, tanto caro allo stilista britannico.
Pinella PETRONIO