Kidman, piccolo uomo. Davvero profetico il cognome della Nicole australiana, l’algida protagonista di Eyes Wide Shut e Australia e di altri colossal del botteghino internazionale. Kidman di nome e di fatto, o per lo meno, ben augurante per quelle donne che sostengono che la legge dell’L, in natura, è una garanzia di performance alla “bassezza” della situazione, sotto le lenzuola.
Quindi, piccolo uomo equivale a grande piacere. Fuori il set ma soprattutto dentro.
Che la Kidman avesse una qualche propensione per gli omucoli bassi di statura ce n’eravamo accorti fin dai tempi del suo matrimonio con il nanetto più sexy di Hollywood, quel Top Gun di un Tom Cruise che pistolero del sesso con lei proprio non fu, visto che dovettero adottare la loro prole perché naturalmente di cicogne non ne arrivarono.
Meglio puntare sul microfonino di Keith Urban, con il quale la bella Nicole ha dato alla luce due bebè, la prima, Sunday Rose, nata nel 2008, e la secondogenita della coppia, Faith Margaret Kidman Urban, venuta alla luce nel December 2010 da madre surrogata.
Ora, non che in questa sede si vogliano screditare o ridicolizzare i problemi di fertilità della bella Nicole, giammai lo faremmo, ma sta di fatto che l’eterea signora, a 45 anni suonati e nonostante le tante punturine di botox che le hanno modificato volto ed espressione, ha affermato di avere definitivamente qualche problema a puntare… sul concreto.
La terapia? Sesso sulla scena.
“A 45 anni trovo che sia liberatorio” – ha dichiarato su un noto settimanale italiano – “Anni fa uno psichiatra mi disse che era la terapia più adatta me. Ecco perché non mi rifiuto mai…”.
Complessi? Ansie da prestazione? Più dentro che fuori il quotidiano…
“Sono addirittura complessata” – racconta – “Da piccola pregavo Dio che non mi facesse più crescere: ero la più alta, avevo anche i capelli rossi, mi vedevo brutta“.
Povera Nicole, sarà questa la ragione del successo di Eyes Wide Shut e il motivo della fine del suo amore con Tom Cruise, oppure, in quel caso, le motivazioni sono altre? Aspettiamo dichiarazioni bollenti anche dalla “schiava liberata” Katie Holmes. Forse saranno loro a confidarci che la regola dell’L non vale più.
Paola PERFETTI