di Davide PASSONI
Pochi sono i nomi, nel mondo dell’alta orologeria, capaci di accendere il fascino della leggenda come l’Omega Speedmaster. L’orologio che ha legato il suo nome alle imprese degli astronauti americani è sempre uguale a se stesso ma sempre nuovo, nelle sue infinite varianti, celebrative e non. Per non smentirsi, in questa estate 2014 Omega lancia due edizioni speciali (una per il Mark II) del suo storico cronografo di punta.
La prima è un’edizione che omaggia i Giochi olimpici di Rio 2016. Omega è infatti da decenni cronometrista ufficiale delle Olimpiadi e, a due anni dall’appuntamento brasiliano, lancia lo Speedmaster Mark II “Rio 2016” in edizione limitata a 2016 pezzi.
Ispirato al modello del ‘69, lo Speedmaster Mark II Rio 2016 ha la cassa ellittica in acciaio inossidabile lucidata e spazzolata con corona e pulsanti lucidi, il vetro zaffiro piatto e anti-graffio, il quadrante nero opaco con il contatore dei minuti alle ore 3 il contatore delle ore alle 6 e quello dei secondi alle ore 9. I tre contatori sono decorati con un anello di bronzo, uno d’oro giallo 18k e uno di argento 925, con un design che ricorda le medaglie olimpiche. Sul fondello a vite è stampato il logo dei Giochi Olimpici di Rio 2016.
Se per mettersi al polso questa edizione limitata gli appassionati dovranno aspettare fino a settembre, già da questo July è invece disponibile un package esclusivo dello Speedmaster Moonwatch Professional. La confezione comprende due cinturini: il primo modello NATO in poliammide, il secondo in velcro ispirato a quello che gli astronauti indossavano sopra la tuta spaziale.
All’interno del package dello Speedmaster Moonwatch Professional, Omega mette a disposizione uno strumento per cambiare il bracciale, una medaglia con l’emblema del cavalluccio marino, una “loupe” con incisa la scala tachimetrica sui bordi e un libro che raccoglie tutte le avventure dell’Omega Speedmaster. Roba da collezionisti, da appassionati, da malati del brand… fate voi. Di sicuro, Omega non ha intenzione di far morire la leggenda Speedmaster.