C’era una volta, e c’è ancora, “La Pagani“, storica casa automobilistica italiana specializzata nella produzione di hypercar, automobili ad altissime prestazioni. Venne fondata a San Cesario sul Panaro, provincia di Modena, dall’argentino Horacio Pagani, fan del pilota Juan Manuel Fangio e da sempre si caratterizza per produzioni che, oltre a prestazioni da urlo, vantano anche una linea semplicemente unica divenuta poi marchio di fabbrica della casa.
Nei giorni scorsi la scuderia si è celebrata con il nono raduno internazionale di Pagani, “Vanishing Point 2013“: quello è stato il momento giusto per presentare la Pagani Zonda Revolucion.
Le caratteristiche tecniche sono da vera F1 e prevedono una monoscocca centrale in carbo-titanio per un peso totale di appena 1070 Kg.
Il propulsore Mercedes AMG, evoluzione di quello montato sulla Zonda R, è un 12 cilindri a V di 6.0 litri di cilindrata il quale sviluppa una potenza di 800 CV e 730 NM di coppia, garantendo un rapporto peso potenza di 748 CV per tonnellata. Il cambio implementato sulla Zonda Revolucion è di tipo trasversale in magnesio e permette di cambiare in appena 20 ms. Gli ausili alla guida non mancano e grazie al controllo di trazione regolabile permettono anche a chi non è un provetto pilota di pilotare questo bolide senza troppi patemi d’animo.
Le modifiche che saltano più all’occhio sono quelle estetiche ed aereodinamiche. Spiccano le appendici aerodinamiche sui cofani anteriori e lo stabilizzatore verticale montato sul cofano posteriore; in aggiunta alle appendici fisse, Pagani Zonda Revolucion adotta un sistema DRS sull’ala posteriore il quale presenta due modalità di funzionamento attivabili dal pilota in qualsiasi momento, attraverso un pulsante presente sul volante.
Il cambio di inclinazione avviene se c’è un’accelerazione laterale di almeno 0,8 G e si è al di sopra dei 100 km/h. Tenendo premuto il pulsante DRS per più di 2 secondi il sistema lavora in automatico, rispettando le condizioni messe a punto dagli ingegneri di Pagani Automobili durante lo sviluppo. Il risultato ottenuto è come sempre impressionante: la vettura ha un comportamento in pista da vera vettura di F1.
L’impianto frenante non può non essere all’altezza e prevede dischi Brembo CCMR di ultima generazione. I dischi pesano il 15% in meno rispetto a quelli utilizzati sul precedente modello, sono più rigidi, hanno una temperatura di esercizio più bassa e una durata 4 volte Mayre.
Attenzione: Pagani Zonda Revolucion non è sicuramente alla portata di tutti, e non solo per una questione di cartellino. Pagani Zonda Revolucion non è targabile, è quindi utilizzabile soltanto in pista. La Zonda Revolucion va ben oltre al semplice concetto di hypercar: è un auto da cucire su misura sulla quale il cliente può adattare a suo piacimento ogni particolare ergonomico delle vetture.
Horacio Pagani la definisce così:”L’evoluzione della specie, la rivoluzione nel concetto di arte applicato alla velocità“.
Redazione
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