Donne consapevoli della propria forza. Donne famose che si muovono per dire NO a femminicidi e raccogliere fondi. Forse non servono grosse somme di danaro per insegnare agli uomini a smetterla con la violenza sul gentil sesso. Forse basterebbe un po’ di sana educazione civile e senso del rispetto verso noi stesse per prendere consapevolezza delle situazioni e togliersi da certi circoli pericolosi. Ciononostante, Gucci è tornata in prima linea con grandi nomi come Beyoncé Knowles-Carter, Salma Hayek Pinault, Julia Roberts per aiutare le donne, giovanissime o più mature, di tutto il mondo.
Il progetto è conosciuto. Si chiama CHIME FOR CHANGE, ma nuova è la campagna globale patrocinata da Gucci. Primo lancio, di grande risonanza, il 28 February scorso a Long Beach, California (a volte, essere nei giri giusti al momento giusto ha il suo perché). Il format è un video, breve, con musiche inedite di Beyoncé ed il trailer esteso di THE SUPREME PRICE, il primo dei dieci cortometraggi CHIME FOR CHANGE, prodotto e diretto da Joanna Lipper.
Un film video-documentario. THE SUPREME PRICE, già Gucci Tribeca Documentary Fund 2012 e Spotlighting Women Documentary Award, è la storia dell’attivista democratica nigeriana Hafsat Abiola, per la regia di Joanna Lipper.
Un progetto unico. Tre i temi fondamentali: Istruzione, Salute e Giustizia. Obiettivo: sensibilizzare la coscienza collettiva insieme al partner Catapult, prima piattaforma di crowd-funding destinata a migliorare la qualità della vita delle bambine e delle donne nel mondo attraverso la sua presenza in 38 Paesi e facendo un matching diretto tra le organizzazioni ed i loro progetti.
Il momento per parlarne è cruciale, vista l’attenzione e le notizie riportate tutti i giorni, da tutti i giornali, sulla questione delle donne. Su tutte c’è la lotta personale della studentessa e attivista pakistana Malala per l’istruzione nella sua terra, contro la violenza perpetrata sulle donne in ogni angolo del mondo, inclusi India, Irlanda, Sud Africa e Stati Uniti.
E’ un’ emergenza e l’opportunità per farla, il Direttore Creativo di Gucci e co-fondatrice di CHIME FOR CHANGE, Frida Giannini, l’ha voluta cogliere al volo. Dice a proposito: “Ci troviamo in un momento storico importante per quanto riguarda la situazione delle bambine e delle donne ed è giunta l’ora di un cambiamento. Penso sia essenziale per noi vedere e celebrare le nostre possibilità. La mia speranza è che attraverso CHIME si possano aiutare le voci che rivendicano il cambiamento a diventare così forti da non poter più essere ignorate”.
Ci riuscirà? Ad oggi sono molti gli impegni del brand del lusso a favore di UNICEF, per le donne nel cinema (ai già citati Tribeca e Gucci Award aggiungiamo il Gucci Award for Women in Cinema insieme al Festival del Cinema di Venezia), il PPR Corporate Foundation for Women’s Dignity and Rights, del cui Consiglio sono membri sia Frida Giannini che Salma Hayek Pinault.
La signora LVMH ha a sua volta detto di essere “lieta di unirmi al crescente movimento internazionale a favore delle bambine e delle donne di tutto il mondo. Sono convinta che lavorando insieme sia possibile cambiare il corso della storia e assicurarci che le donne possano prosperare ed esprimere appieno il proprio potenziale”.
Beyoncé Knowles-Carter, una delle tre co-fondatrici della campagna, ha affermato: “Sono sempre stata una grande sostenitrice delle pari opportunità. Le ragazze devono imparare da giovani che sono forti e in grado di ottenere ciò che vogliono dalla vita. E’ compito nostro cambiare le statistiche che riguardano le donne in tutto il mondo. Sono onorata di far parte di questa campagna insieme ad altre donne che vivono la vita in modo coraggioso e danno l’esempio alle nuove generazioni”.
Al loro fianco anche PPR Corporate Foundation for Women’s Dignity and Rights, la Fondazione Bill & Melinda Gates, Facebook, Hearst Magazines e Catapult. Inoltre, The Huffington Post si è unito come digital media partner, madrine d’eccellenza e un Advisory Board composto da esperti, sostenitori e leader mondiali, tra cui: Hafsat Abiola, Muna AbuSulayman, Jimmie Briggs, Gordon e Sarah Brown, Lydia Cacho, David Carey, Joanne Crewes, Waris Dirie, Yasmeen Hassan, Arianna Huffington, Musimbi Kanyoro, John Legend, Pat Mitchell, Alyse Nelson, Sharmeen Obaid Chinoy, François-Henri Pinault, Jada Pinkett Smith, Julia Roberts, Jill Sheffield, Caryl Stern, Meryl Streep, l’Arcivescovo Desmond Tutu e sua figlia Mpho Tutu.
L’obiettivo del movimento è quello di provocare, raccogliere, condividere storie forti di bambine e di donne in tutto il mondo. Come? Attraverso una community, un evento prossimo che verrà organizzato in questo mese, un palcoscenico mondiale per portare all’attenzione di tutti i problemi delle bambine e delle donne. Per ulteriori aggiornamenti: www.chimeforchange.org
Paola PERFETTI
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