E’ vietato parlare al conducente. O per lo meno, la prossima volta che salirete al volo su un tassì, prestate attenzione ai vostri discorsi a voce alta: il taxi driver ha l’udito fino, potrebbe origliare e persino registrare la vostra conversazione facendovi passare un brutto guaio. E’ capito persino a Paris Hilton.
Il 7Septemberscorso, infatti, pare che la Paris internazionale abbia colto al volo il passaggio di un taxi, a New York non ci si muove in modo diverso.
In compagnia di un amico, avrebbe cominciato a disquisire sull’app per incontri Grindr lasciandosi andare a commenti pepati e senza filtri, così tanto da indurre il gentiluomo alla guida non solo a prestare orecchio (nonostante non fosse stato interpellato) ma anche a registrare tutto e quindi inviare il malloppo a Radar Online. Il finale? Pubblicazione assicurata e ira funesta della comunità gay di mezzo mondo, peraltro la più fedele e forse unica sostenitrice del talento (?) della Hilton.
Ma qual è la vera pietra dello scandalo?
Paris, icona gay, frizzante stellina della TV, della musica, del piccolo grande schermo e chi più ne ha (di soldi) più ne metta, avrebbe detto: “I gay sono le persone più arrapate del mondo. Sono disgustosi. Molti di loro hanno l’Aids. Avrei paura se fossi un gay perché muori di Aids“.
Alla faccia della signorina gay friendly, delle pose da hippy open minded-facciamo-l’amore-non-facciamo-la-guerra urlate a squarciagola in mezzo ad amici e festaioli nei party più eccentrici e senza limiti in questa parte del mondo e quell’altro!
Paris bigotta e omofoba? Impossibile, non ci crediamo.
Secondo l’ufficio stampa della… diva (?), il qui pro quo sarebbe nato così: “Paris rimane una “grande sostenitrice” della comunità gay e non voleva in alcun modo offendere. Sostanzialmente le parole di Paris Hilton sottolineavano quanto fosse pericoloso per chiunque avere rapporti sessuali non protetti che potrebbero portare a una malattia pericolosa. L’amico di Paris le aveva raccontato di un gay, malato di Aids, che aveva rapporti sessuali non protetti e qui poi il discorso si è spostato sull’applicazione del cellulare che favorisce gli incontri sessuali mordi e fuggi. Le parole che avete ascoltato (“disgustosi”, ndr) si riferiva a quando Paris ha visto, tramite il cellulare dell’amico, i profili di alcuni uomini contenuti nell’applicazione Grindr. Non volevano essere commenti sprezzanti. Paris Hilton è una grande sostenitrice della comunità gay e non era sua intenzione fare dichiarazioni negative circa l’orientamento sessuale di nessuno”.
Siamo forse di fronte ad una Paris Hilton evoluta intellettualmente al punto da mettersi a riflettere sui problemi del mondo, sempre che essere omosessuale lo sia?
Anche se noi crediamo che amare qualcuno dello stesso sesso non debba considerarsi un problema, passando dal faceto al serio non possiamo che ammettere che il discorso si fa eticamente difficile quando va a toccare temi come le nozze gay o il diritto all’adozione da parte di coppie dello stesso sesso.
Ma ci sentiamo anche di dire che su questo tasto non c’è né da scherzare, men che meno da speculare.
Saremmo forse di fronte ad una nuova Paris opinionista?
Non crediamo. Piuttosto, potremmo pensare ad una nuova abile mossa dell’ereditiera “tuttofare” per far parlare di sé visto che in molti si sono persi il suo servizio come-mamma-l’-ha-fatta su GQ Russia. Ma anche qui, che c’è da vedere? Sono anni che Paris diffonde in ogni modo le sue pudenda ai quattro venti.
Insomma, non è detto che la biondona non abbia trovato questo escamotage per tornare in pista, visto che anche come dee jay estiva pare abbia fatto alquanto pena.
Cavalcare uno dei temi sempre caldi per l’opinione pubblica, quello della omosessualità, e fingere una situazione incresciosa a bordo del tassì? Andiamo, siamo davanti a sua Maestà macina grana (e pure grane) Paris Hlton.
Forse non le bastavano i 1.000.000 dollari (60.000 dollari l’ora) guadagnati, si fa per dire, in due giorni di lavoro come protagonista del video 2D e 3D del cantante coreano Kim Jang Hoon…
Insomma, non ti piacciono i gay cara Paris? Non preoccuparti, d’ora in avanti neanche tu piacerai tanto a loro.
Paola PERFETTI