Nulla poterono le delizie di Armani Dolci o le scarpe traspiranti dalla tecnologia passo passo con la NASA, by Mister Geox, Mario Moretti Polegato. Secondo Mediobanca, medaglia d’oro tra le top 20 delle migliori performance è la griffe dell’accoppiata Miuccia Prada – Patrizio Bertelli.
Una coppia inossidabile nella vita come nel lavoro, resistente alle classiche “crisi” familiari come a quelle dei mercati: il “loro” Gruppo Prada, solo nel 2011, ha infatti ottenuto ricavi pari a 2.556 milioni di euro per un utile del 16,9%.
Secondo la “list” resa nota a fine ottobre, l’andamento delle principali società italiane della moda ha visto trionfare la maison Prada in testa a colossi come Benetton, Armani, Renzo Rosso e Max Mara, ma vediamo la classifica:
- Prada
- Benetton: 2.032 milioni di euro di ricavi; un utile sui ricavi di +3,6%;
- Giorgio Armani: 804 milioni di euro e +10,1% di utile;
- Only the Brave (Diesel)
- Calzedonia (Gruppo Calzedonia)
- Max Mara
- Zegna
- D&G (Dolce&Gabbana)
- Gruppo Miroglio
- Salvatore Ferragamo: stabile a 979 milioni di euro con un utile sui ricavi del 26,6%
Solo 20 mo Marchtto e questo ben prima dell’annosa querelle Valentino Group – evasione fiscale.
Per Simone Marchetti, poi, fashion voce e deputy editor di D.Repubblica.it, sono due le sorprese emerse da questa indagine, e vanno dal macro al micro (si fa per dire).
Innanzitutto Bottega Veneta. Per lei si è dimostrata davvero vincente l’accoppiata artigianalità tutta italiana – marchio ormai parte del Gruppo francese PPR (già del CEO François-Henri Pinault sostenitore degli investimenti nel Belpaese): il business del secondo semestre del 2012 ha subito registrato un incremento del 50% rispetto allo stesso periodo del 2011 ed un totale di 430 milioni di vendite complessive nei mercati di riferimento oltre che in quelli di Cina, Russia e Medio Oriente.
La seconda “buona nuova”, invece, riguarda Lanificio Cariaggi, “fornitore di materie prime come tessuti e filati a molti marchi di moda” – garantisce l’illustre giornalista.
Azienda storica e da oltre 50 anni sita in quel della Provincia di Pesaro Urbino, ha chiuso l’anno passato con 69,8 milioni di euro di ricavi (+27,3%).
Come a dire: ancora una volta il successo del più eccellente Made in Italy sta tutto in un legame, sì stretto con doppio ago e filo in un nodo d’amore.
Paola PERFETTI