Il Taylor Burton, il diamante a goccia perfettamente incolore di 69 carati tagliato da Harry Winston e montato da Cartier che Richard Burton regalò all’amata Liz era già una pietra di tutto rispetto, ma c’è da immaginare che la diva avrebbe fatto carte false, anzi forse si sarebbe sposata per la nona volta anche solo per avere l’ultima pietra battuta dalla casa d’aste Sotheby’s.
Il Pink Star battuto pochi giorni fa in una blindatissima asta a Ginevra, è un diamante rosa di 59,60 carati di forma ovale che misura 2,06 per 2,69 centimetri del peso di 11,92 grammi montato su un anello che fa parte della sezione Gioielli magnifici della celebre casa d’aste.
Soltanto poche ore prima dell’asta di Sotheby’s per il Pink Star, un’altra celebre casa d’aste, Christie aveva venduto al prezzo record di 23 milioni di euro (tasse e commissioni comprese) un diamante chiamato Pumpkin per il colore molto simile a quello delle zucche, nulla però in confronto al Pink Star la cui sola base d’asta ammontava già a 68 milioni di dollari. Il diamante, considerato un vero e proprio tesoro della natura per l’enorme dimensione, è stato aggiudicato per 83 milioni di dollari ad un uomo barbuto con la kippah, il copricapo utilizzato dagli ebrei osservanti, che ha detto essere semplicemente un rappresentante dell’acquirente che ha invece preferito seguire l’asta collegato via telefono. Il diamante, estratto nel 1999 in una miniera africana, pesava allo stato grezzo pesava 132,50 carati; l’operazione fu curata dal colosso dei diamanti De Beers che lo intagliò in modo da evidenziarne al massimo la sua lucentezza e il colore particolare prima di esporlo in mostra a Monaco nel 2003.
Come non dare ragione a Marilyn Monroe che definiva i diamanti come i migliori amici delle ragazze, con al dito un diamante del genere certo non ci si può sentire soli…
Silvia GALLI
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