Se pensate che la bicicletta sia un mezzo di trasporto o uno sport economico significa che non avete preso in considerazione la bike polo firmata Louis Vuitton.
Il bike polo è uno sport di origini irlandesi, nato attorno alla fine dell’800, molto simile al polo, ma al posto dei cavalli viene utilizzata la bicicletta
La casa di moda francese ha realizzato la sua bicicletta per il polo in collaborazione con i giocatori professionisti Hannes Hengst e Grégory Barbier: un modello a scatto fisso e senza freni la cui componentistica raffinata ed esclusiva è stata realizzata da Victoire Cycles
Come quasi tutti i prodotti della maison, anche la polo bike vanta un design minimale ed estremamente raffinato, ha componenti esclusivi quali il fermapiedi ed il manubrio rivestito rivestiti di cuoio nella calda tonalità cognac. La mazza da polo non poteva mancare ed anche questa è ricca di dettagli eleganti, la testa ad esempio, è in grafite nera con intagliati i simboli che hanno reso famoso il marchio in tutto il mondo. La ruota anteriore infine, è protetta dalla tela Damier Graphite per evitare che la palla vi passi attraverso o, peggio ancora che una mazza rimanga incastrata tra i raggi. Per presentare la bike polo, primo tra gli oggetti pensati per lo sport, Louis Vuitton ha utilizzato il web producendo un cortometraggio, dal sapore retrò con una testimonial d’eccezione: la playmate Britany Nola nell’inconsueto ruolo di arbitro di gara. L’atmosfera da film noir e l’uso sapiente del controluce fanno da sfondo ad una partita di bike polo dove a trionfare è naturalmente la squadra del “Louis Vuitton Boys”.
Sicuramente nata per lo sport, ma sicuramente usata anche per le passeggiate ecologiche delle signore più chic, la bicicletta è un oggetto per pochi palati raffinati: la si può trovare solo in alcune delle boutique monomarca LV ed ha un prezzo che parte da 8.000 euro.
Silvia GALLI
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