Che Prada Spa fosse uno dei marchi fashion del made in Italy più amati al mondo è cosa nota. Ciò che giunge nuovo è come i brand del gruppo, in barba alla crisi, continuino a far crescere il fatturato dell’azienda, che ha chiuso il primo trimestre al 30 april 2012 con 686,7 milioni di euro, +47,9% rispetto ai 464,3 milioni di euro dello stesso periodo 2011.
A contribuire a questo successo tutti i marchi del gruppo, in modo particolare Prada e Miu Miu, che hanno registrato alti tassi di crescita, rispettivamente il +53,2% e il +30,8%. L’Ebitda si è attestato a 200 milioni di euro, con un’incidenza del 29,1% sui ricavi e un incremento del 77,2% rispetto al 2011, mentre l’utile netto è passato da 57,7 milioni di euro del 2011 a 121,7 milioni di euro.
Commenta questi numeri Patrizio Bertelli, Amministratore Delegato di Prada Spa: «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questo trimestre in termini di vendite e redditività, tanto più ove si consideri il contesto internazionale incerto e di difficile prevedibilità. Siamo, oggi più che mai, convinti della validità del nostro percorso di crescita basato su un’equilibrata presenza geografica globale e sulla forza dei nostri marchi.»
In crescita anche le vendite nelle boutique del gruppo, che hanno totalizzato 569,7 milioni di euro (+49%), mentre il canale wholesale nel primo trimestre 2012 ha segnato un +41,5%. Ma chi acquista capi Prada? Prima fra tutte l’Europa che grazie al crescente flusso di turisti ha segnato un +55,5%; va molto bene anche l’Asia del Pacifico (+46,9%), l’America (+34,1%) e il Giappone (38,7%)
«Pur restando fiduciosi nelle nostre capacità di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, presteremo particolare attenzione all’evoluzione della situazione economica dei vari paesi, per assicurare la coerenza della nostra strategia di crescita nel medio termine con le esigenze dei vari mercati», ha concluso Bertelli.
Giulia DONDONI