Sappiamo che cifre considerevoli, seppure relativamente influenti su quel patrimonio personale a 9 zeri, le spende in magnifici gioielli antichi (traditi solo una volta, per i pendenti di plastica a forma di banana) di cui è grande collezionista. Lo è anche di opere costose degli artisti contemporanei più ricercati al mondo, di qualcuna è perfino “protettrice” alla maniera rinascimentale.
Miuccia Prada, con un patrimonio stimato di 11,2 miliardi di dollari, è la donna più ricca d’Italia. A decretarlo è la puntuale autorevole classifica di Forbes secondo cui nel mondo esistono 1645 miliardari (ben 268 in più rispetto allo scorso anno) di cui 42 donne. La signora della moda italiana è preceduta in classifica dai connazionali Michele Ferrero (22° posto) e Leonardo del Vecchio di Luxottica (38° posto), ma distanzia di ben 132 posizioni il marito Patrizio Bertelli il cui patrimonio si aggira sui 6 miliardi, quanto basta per farne uno dei 10 uomini più ricchi d’Italia.
Poco meno di un mese fa, alla vigilia della settimana della moda, una nota aveva annunciato importanti novità nel mondo Prada: la signora Miuccia lasciava la carica di presidente del gruppo (quotato in borsa nel 2011) per diventare co-ceo accanto al marito con il preciso intento di dedicarsi al “management day-by-day del business dedicando il suo tempo a guidare lo sviluppo del gruppo, principalmente nel creative design e nelle attività di comunicazione dei brand”. Dietro un patrimonio “familiare” complessivo di 17 miliardi si nasconde infatti la combinazione perfetta di queste due personalità tanto distanti e per questo complementari: da una parte la stilista più autorevole, pur nella sua invisibilità, nel fashion system, dall’altra il vulcanico imprenditore aretino.
A seguire in classifica compare il nome di Giorgio Armani, altro paperone della moda italiana. Con un patrimonio di ben 9,9 miliardi di dollari è il quarto uomo più ricco d’Italia e 129° nella classifica mondiale. A capo dell’azienda che ha fondato nel 1975, a 79 anni non ha alcuna intenzione di abdicare, anzi il suo regale ruggito si è fatto sentire ancora una volta al termine dell’ultima sfilata donna, lamentando l’assenza di Anna Wintour dal suo front row e lanciando ai collegi italiani l’ennesimo appello a fare scudo contro gli attacchi dall’estero.
Di recente novità importanti hanno riguardato anche il management della società Giorgio Armani: Andrea Camerana, nipote dello stilista (è il figlio della sorella Rosanna), da anni accreditato come l’erede alla guida dell’azienda, si è dimesso dai suoi incarichi operativi. Persona di fiducia dello stilista, che ormai da anni ha affiancato nell’ufficio di presidenza, aveva svolto un ruolo essenziale nel periodo in cui problemi di salute avevano tenuto lontano dal lavoro lo stesso Armani. Ufficialmente il nipote dello stilista, noto alle cronache rosa per essere il marito della cantante Alexia, ha deciso si esplorare “nuovi orizzonti”, continuerà comuqnue a sedere nel Cda della società. Che voglia solo rubare i segreti degli altri paperoni in giro per il mondo?
Andrea VIGNERI