Se dici bicchiere Riedel così come se dici soft drink dici Coca Cola, da questo connubio nasce il bicchiere Coca Cola + Riedel che verrà lanciato in questi giorni dalla nota casa vetraia austriaca .
La collaborazione è stata avviata all’inizio del 2013, quando il colosso di Atlanta, The Coca-Cola Company, ha contattato Riedel Crystal per creare un bicchiere che fosse perfetto per Coca-Cola. Come spiega Georg Riedel, che da poco ha ceduto lo scettro del potere al figlio Maximilian, undicesimo discendente del fondatore, più di 300 anni fa, «Riedel è estremamente entusiasta dell’opportunità di realizzare un bicchiere per uno dei marchi più apprezzati al mondo e di fornire ai consumatori un prodotto unico che sappia esaltare il gusto di Coca-Cola.»
Il bicchiere Coca Cola + Riedel è ispirato alla bottiglia originale “Contour” di Coca-Cola, quella bottiglia brevettata nel 1915, e che ancora oggi nonostante i vari restyling rimane una delle immagini più conosciute al mondo. Anche nel colosso americano la soddisfazione è palpabile: Brad Fields, global drinkware manager ha infatti dichiarato il suo entusiasmo nel legare due nomi leader nei rispettivi settori e che il coinvolgimento nel progetto di creazione del bicchiere ha aumentato ancora la percezione di quanto la forma del contenitore possa influire sulla degustazione.
Un gruppo di degustatori infatti, coordinato da Georg Riedel, e composto da esperti conoscitori del gusto della bevanda, ha provato a bere Coca Cola in bicchieri diversi differenti per forma, ma anche per dimensioni, poi all’unanimità ha stabilito che il bicchiere realizzato da Riedel è quello che permette di esaltare al massimo il sapore di Coca Cola coinvolgendo tutti i sensi con il gusto unico di una delle bibite più bevute al mondo.
I bicchieri, venduti in coppia al prezzo di 29,90 dollari, precisano in azienda, sono studiati per degustare la bibita inventata da Pemberton, certo non si può garantire sulle bevande dei competitors né tanto meno su vini o birre.
“Questo è senza dubbio il progetto più affascinante di tutta la mia carriera,” sostiene Georg Riedel, e se lo dice lui che in passato creò scompiglio rivisitando il classico flute, c’è da crederci.
Silvia GALLI