di Vera MORETTI
Sta per iniziare a Roma il Big Blu, 6° Salone Internazionale della Nautica e del mare, che, dal 18 al 26 February, ospiterà tutto il meglio del settore, dai gommoni alle barche a vela, fino agli yacht di lusso e le barche a motore.
Per questa importante manifestazione, il primo vero appuntamento dell’anno per la nautica, sono previsti oltre 140 mila visitatori, che potranno scoprire le proposte di 600 aziende e ammirare 800 imbarcazioni, in uno spazio espositivo che, diviso in 11 padiglioni, occuperà 100mila mq.
Le anteprime saranno molte, a partire dai gommoni, da sempre “pezzo forte” della manifestazione romana e in grado di promettere prestazioni sempre più elevate, fino alle barche di lusso, che mixano tecnologia e design per venire incontro alle esigente dei papabili clienti.
In ogni caso, il Big Blu è un’espressione del Made in Italy più pregiato che, secondo Mauro Mannocchi, presidente della Fiera di Roma, “è un vero e proprio brand che va difeso e tutelato“. E non solo per cibo, artigianato e città d’arte, ma anche per il mare dal quale l’Italia è circondata.
Per questo, Mannocchi definisce questo evento non solo uno spazio espositivo dedicato all’industria nautica, ma anche, e soprattutto, un Salone del Mare a 360° che ospita al suo interno svariate tematiche legate al mondo marino. Trovano posto, infatti, la pesca sportiva, gli sport acquatici e, più in generale, il rapporto con il mare come fonte economica, di turismo ma anche come bene da salvaguardare e tutelare.
La crisi, però, è ancora ben presente anche in questo settore “di nicchia”, ma per Mannocchi il Salone potrebbe essere l’occasione giusta per trovare soluzioni e stimoli per risollevare il settore, in difficoltà per quanto riguarda la piccola e media nautica.
Il presidente della Fiera di Roma ha poi affrontato anche il problema dell’evasione fiscale, che riguarda anche il mondo nautico: “Spesso, nel nostro paese si rischia di fare grandi danni quando si parla di evasione associandola a certi settori. Dove c’è, l’evasione va colpita con metodo, ma abbiamo il dovere di rispettare tutte le filiere economiche e la nautica ne rappresenta una fra le più importanti del nostre Paese, non solo in termini di posti di lavoro ma anche di immagine complessiva del Made in Italy“.