Ci siamo disabituati a vederli con in mano un galante oMay floreale per la propria donna, perché il romanticismo ormai non è più di moda; ci siamo anche disabituati a vederli appuntare i fiori all’occhiello, se non nei telefilm americani in cui adolescenti impacciati si preparano al ballo della scuola o trentenni imbranati si preparano per andare all’altare. Nella primavera estate 2014 gli uomini preferiscono indossarli i fiori. Chissà se aveva ragione lo scrittore Robert A. Heinlein quando scriveva che “il denaro è un afrodisiaco potente. Ma i fiori funzionano quasi altrettanto bene”. Di certo non mancano di fascino gli uomini floreali proposti sulle grandi passerelle.
A partire da Gucci, che del resto della stampa femminile “Flora” ha fatto una delle sue massime icone. Stavolta però per Frida Giannini la stampa a fiori, rubata ai raffinati disegni liberty, è l’occasione per creare un compromesso tra passato e futuro, tra romanticismo e hit-tech: l’uomo sportivo di questa bella stagione lascia a casa ogni formalismo perfino per la sera e bandisce la cravatta; ma la tuta diventa di seta e ricoperta di boccioli, l’immagine è quella fresca di un campo primaverile all’aurora, l’uomo è un dandy che non rinuncia alla sua vena poetica, anche se tecnologico e fan delle t-shirt. A cui ovviamente Gucci conferisce magistralmente un tocco di lusso Made in Italy.
Sono tropicali invece quelli che fioriscono sulle ampie camicie Prada, dai colori caldi, forti, suadenti come quelli che regala un tramonto. E nelle mani di Miuccia Prada un motivo così tipicamente americano e “sbagliato” nel guardaroba maschile diventa invece un cult di stagione. Le camicie si indossano con pantaloni ampi dal cavallo scivolato, tenuti in vita grazie alla stretta di una cintura, mentre hibiscus fioriscono anche sulle borse 24 ore di saffiano e sulle sneakers dalla robusta suola tonda di gomma che sono ormai l’accessorio del desiderio di stagione.
Sono mandorli in fiori quelli che campeggiano sulle maglie di Dolce&Gabbana. Stavolta il viaggio in Sicilia del duo creativo ha fatto tappa nella Valle dei Templi di Agrigento, dove ogni anno si tiene a February la Festa del mandorlo in fiore, l’occasione per celebrare il ritorno alla vita della natura. L’uomo di Dolce&Gabbana veste quindi il mito raccontato da Omero: non vedendo tornare il suo amato Acamante dalla guerra di Troia, la fanciulla Fillide morì di dolore, così la commossa dea Atena la trasformò in albero di mandorlo; quando Acamante, che era semplicemente rimasto bloccato in mare, fece ritorno scoprì la morte dell’amata e non gli rimase che abbracciare l’albero di mandorlo che al suo tocco fiorì. La moda è anche poesia.
Andrea VIGNERI