Finita l’era dei letti a baldacchino, in camera da letto il romanticismo mobiliare è calato a picco, spodestato da orrori rosa e rossi, cuscini, pouf, lampade zuccherose e altre simili oscenità.
Ma chi l’ha detto che la tecnologia dev’essere fredda e asettica? Perché un capolavoro tecnologico non può diventare il simbolo del romanticismo 2.0?
Questo è stato il punto di partenza degli ideatori di Hi-Can, acronimo di High Fidelity Canopy ovvero baldacchino ad alta fedeltà: uno spunto vintage che sa d’amore e dotazioni degne dell’Enterprise.
Il letto a baldacchino del nuovo millennio si adatta alla perfezione ad una tipologia di arredamento contemporanea, ma allo stesso tempo offre in dotazione un videoproiettore con sistema home theatre ad alta definizione e uno schermo motorizzato a tendina, impianto stereo con casse acustiche di ultima generazione, computer media-center, impianto di illuminazione soft e centralina per il controllo ambientale.
In più, per i dormiglioni della nuova era, il sistema «pressure balance» garantisce la qualità ottimale del sonno basandosi sul principio dell’equalizzazione della pressione: per sogni in alta definizione.
Pare che la collaborazione tra la Facoltà d’Ingegneria e la ditta Detamobili srl di Tortora (CS) abbia dato ottimi frutti, grazie soprattutto al suo progettista ed ideatore, Edoardo Carlino. Ma non sarà un po’ troppo?
Riposo e romanticismo sono sacri, e riempire la propria oasi notturna di stimoli virtuali può di gran lunga spegnere quelli fisiologici: illuminazione artificiale, X-box a disposizione 24 ore su 24, connessione continua alla rete… Nulla è più naturale.
I vantaggi però sono immensi. Insomma, in medio stat virtus: e il letto tecnologico Hi Can ne è la prova.
Per noi è comunque IN!
Erika POMPILI
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