La Coppa d’Oro delle Dolomiti, edizione 65. Ne avevamo già parlato, ma ci torniamo, sapete perché?
La corsa delle auto storiche più belle del mondo che dal 1947 richiama appassionati da ogni dove, fino al 2Septembervedrà sfilare chicche costruite solo ed esclusivamente entro il 1961 all’interno della gara di “Regolarità Classica Grande Evento Csai“.
Ma questa non è l’ultima interessante notizia per la quale attendere un nuovo speciale anno sotto la perla di Cortina d’Ampezzo che, ovviamente, lambirà anche i pittoreschi paesaggi del Trentino Alto Adige.
Novità di questa edizione è che la società organizzatrice Alte Sfere ha dedicato la Coppa d’Oro delle Dolomiti allo scrittore-genio de Il Vecchio e il Mare, e molti altri capolavori della letteratura americana, Ernest Hemingway.
Il motivo? Non di sola Cuba, sigari e gatti Hemingway visse.
A cinquant’anni dalla sua scomparsa, Cortina ricorda il suo triplice soggiorno, quello che lo vide arrivare ospite tra il 1923 e gli anni ’50. Allora, era solito percorrere con la sua Buick il tragitto a cui è stata dedicata la seconda giornata di gara. I piloti rimarranno incantati dagli stessi paesini di montagna, dal silenzio dei boschi e dalle vette mozzafiato che impressionarono anche Ernest.
I più fortunati, poi, potranno passare dalla suggestiva Villa april, quella dove, nel 1948, l’autore soggiornò e scrisse il libro “Di là del fiume e tra gli alberi“, ispirato da questo buen retiro.
E dunque cosa toccherà la ”tappa di Hemingway” di sabato primo settembre?
Dopo la partenza da Cortina d’Ampezzo si arriverà a Passo Tre Croci, Misurina, Dobbiaco e Corvara – qui, meriterà una sosta -, per proseguire in Val Badia, Arabba, Canazei e Passo Falzarego. Il rientro è previsto, come sempre, in Corso Italia a Cortina d’Ampezzo per la sfilate delle vetture, quelle che ad oggi hanno già fatto contare la presenza di appassionati da ogni angolo del globo: Giappone, Argentina, Germania, Regno Unito e Olanda.
Yodel e lingue si mescoleranno al rombo dei motori, in un tripudio di bellezza e storia che raggiungeranno le cime dolomitiche e chissà, da lassù, anche il buon Ernest.
Paola PERFETTI