di Enrico MASSERINI e Davide MAPELLI
In questo periodo dell’anno tutti gli sguardi degli operatori del settore sono puntati verso Basilea nella spasmodica attesa di poter ammirare le novità che le grandi Maison porteranno nelle loro vetrine. Fortunatamente molte di loro presentano in anteprima quanto verrà mostrato al salone per eccellenza, così da mantenerci buoni e calmi fino all’apertura ufficiale. Oggi tocca a Tissot.
Il revival è sempre di gran moda nell’orologeria, in quanto di pezzi che hanno fatto tendenza e segnato delle epoche ve ne sono tanti ed ogni casa ha i suoi cavalli di battaglia da riproporre prendendoli direttamente dalla propria storia.
La Maison di Le Locle, classe 1853, di scelta ne ha tanta ed oggi punta sul Tissot Heritage Navigator; modello lanciato nel lontano 1953. È un pezzo celebrativo, senza dubbio: ha segnato il traguardo dei cent’anni ed ora torna per celebrare il Centosessantesimo anniversario.
Puntualizziamo che il modello in questione fa parte della linea Heritage, la più classica (come forme e contenuti) della casa, altrimenti Mayrmente nota per i suoi orologi sportivi ed ipertecnologici quali il famosissimo e rivoluzionario T-Touch lanciato nel 1999 con vetro tattile (quando ancora gli smartphones con touch screen vivevano nel mondo dei sogni…) e per le sponsorizzazioni nel mondo dello sport e dello spettacolo affidate a celeberrimi testimonials. Tissot fa parte del “solito” Swatch Group ed all’interno di esso la bandiera della tradizione e della complicazione meccanica sono appannaggio di altri brand (Breguet, Omega, Blancpain, Glashutte Original…) ma per le occasioni speciali le eccezioni sono ammesse.
Sessant’anni sono tanti, una vita, ma in questo caso i segni degli anni trascorsi non ci sono! Eh già, mettendo il modello originale di fianco al nuovo il tempo sembra essersi fermato. E meno male, aggiungiamo noi: era perfetto allora e lo è oggi! Le differenze: il diametro della cassa ed il movimento. Il nuovo Heritage Navigator conferma la cassa a moneta sovradimensionata a 43mm di diametro in acciaio (erano 36mm ed anche in oro) che riporta le dodici ore del fuso locale incise sulla lunetta alternate ad indici neri; il quadrante protetto da un vetro zaffiro (era in plastica) è di un sempreverde tono argentato – ma è possibile averlo anche nero – e presenta sulla fascia esterna le ventiquattro ore alternate ad indici in rilievo. Ai punti cardinali vi sono anche dei discreti inserti di trizio per consentire la lettura notturna.
Nella parte più interna del quadrante – rotante – sono incisi a raggiera i nomi delle ventiquattro città di riferimento dei fusi del globo terrestre. Lo avete capito, stiamo parlando di un “ore del mondo”: regolata l’ora locale indicata dalle belle lancette di foggia dauphine si passa al settaggio del disco centrale che si legge sulle ventiquattro ore; la città del fuso locale va posizionata alla stessa ora segnata dalle lancette e come per magia possiamo stabilire in tempo reale l’ora delle rimanenti ventitré zone temporali.
Sembra complesso ma è semplicissimo (e poi dovreste ormai essere degli esperti dopo aver letto tutti i nostri pezzi su questa complicazione da noi amatissima…) da usare ed innegabilmente utile. Il tutto prende vita grazie al calibro di derivazione ETA 2893-3 automatico che consente la regolazione di tutte le funzioni attraverso la corona con profilo zigrinato posta al tre (il vecchio calibro abbisognava anche di un pulsantino posto al due per spostare il disco delle città). Allo scopo di rendere l’esemplare quanto più filologico con l’originale è stato soppresso il datario che noi avremmo preferito restasse, vista la destinazione “da viaggio” del modello. Il fondo della cassa è chiuso a pressione, riporta incise tutte le diciture commemorative e presenta anche un oblò in zaffiro che lascia a vista il movimento dotato di finiture di ottima fattura sia sui ponti che sul rotore. Bello ed elegante, in tono con tutto l’insieme, il cinturino in pelle marrone completato da una fibbia a deployante.
Trattandosi di Tissot possiamo affermare che il rapporto qualità/prezzo è sicuramente eccellente e consente a noi appassionati di aggiudicarci un pezzo di storia dell’orologeria senza svenarci.
In definitiva un’altra novità che amplia ulteriormente l’offerta di Tissot, ricca di tradizione e fascino accoppiati ad un’intrinseca utilità.
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