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Top di-vina: ecco i 100 fra i più buoni al mondo

Aprile 2, 2012 by Redazione

di Alessia CASIRAGHI

Appassionati di champagne e bollicine, o amanti del nettare rosso rubino made in Italy prendete nota: il vino migliore al mondo è un Porto. A stabilirlo Luca Gardini, sommelier campione planetario nel 2010, con uno studio di ben 15 anni. L’esperto di vini ha stilato ben tre classifiche: i 3000 vini migliori, 100 produttori top e i 100 best wines.

Il nettare di Bacco più buono al mondo è il Port Vintage Nacional 2003, Quinta do Noval, un vino raro, che “graffia e carezza il palato”. Il suo sapore nostalgico fa tornare in mente le magiche atmosfere portoghesi, dove perdersi tra i vicoli di Bairro Alto e di Alfama, il quartiere più antico di Lisbona, per gustare un calice di Porto e lasciarsi coccolare dalle note malinconiche del Fado, la musica popolare portoghese. “Non sono io che canto il fado, è il fado che canta in me” diceva Amalia Rodrigues.

E l’Italia? Nella top ten non figurano vini italiani, soppiantati da Pinot francesi, come il Romanée-Conti, il Musigny e il Chambertin di Leroy, e l’immancabile Champagne Dom Perignon OEnothèque. Cede il passo a Cabernet Sauvignon Château Margaux e Chardonnay Montrachet, il primo italiano in classifica: si tratta del Barolo Monprivato Ca’ d’Morissio Riserva 2003, che si aggiudica la posizione 19.

“Tre nasi son quel che ci vuole per bere il Barolo”, scriveva Pavese ne “Il compagno”, e il Principe del Piemonte è sicuramente un vino che appartiene ad una dimensione mitica. Non a caso gli altri due italiani a seguire in classifica sono ancora due Baroli: il Barolo Monfortino Riserva 2002, Giacomo Conterno e Barolo 2006, Bartolo Mascarello, rispettivamente alla posizione 25 e 33.

Ma dove si produce il nettare più prezioso d’Italia? La zona di origine delle uve destinate alla produzione di Barolo comprende ben 11 comuni: da Barolo a Serralunga d’Alba, e poi ancora Cherasco, Diano d’Alba, Grinzane Cavour, La Morra e Monforte d’Alba.

Nella classifica di Gardini i Best wines made in Italy sono 23: dal Piemonte al Carso, fino alla Toscana con il Brunello di Montalcino Riserva 2004, Case Basse – Gianfranco Soldera e poi ancora Le Pergole Torte Toscana Igt 2007, Montevertine. Scendendo si incappa nell’Amarone della Valpolicella e nella Malvasia di Bosa 2006, con qualche incursione in Friuli ( con il Friuli Vitovska, Vodopivec) e in Sardegna (Vernaccia di Oristano antico Gregori, Attilio Contini). Ma la vera patria del vino doc sembra essere la terra di Toscana: con il Pergole Torte, Sangiovese creato da Sergio Manetti, il Caberlot pensato dal pubblicitario tedesco Wolf Rogosky e il Massetto dei Frescobaldi, un Merlot, “l’unico SuperTuscan che può competere con i grandi di Francia” a detta del sommelier Gardini.

Archiviato in:Uncategorized Contrassegnato con: 100 best wines, barolo, caberlot, champagne, Classifica vini, Fado, Friuli, Lisbona, luca gardini, made in Italy, malvasia, nettare di bacco, Piemonte, Port Vintage Nacional 2003, porto, Quinta do Noval, sardegna, sommelier, Toscana, vini piemontesi, vini più buoni al mondo, vini toscani, vino migliore

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