di Alfiero MASSIMINI*
Chi possiede una o più proprietà di prestigio sa che la sicurezza non va presa sottogamba.
Una residenza importante è ovviamente ricca di arredi, soprammobili e oggetti d’arte di grande valore. Per non parlare poi dei ‘gadget’ tecnologici, dai grandi televisori LCD agli impianti Home Theater e HI-FI. Tutti giocattoli molto costosi e appetibili per dei malintenzionati.
Per proteggere la propria casa è sempre bene rivolgersi a una società specializzata, tuttavia ci sono alcuni accorgimenti che ognuno di noi può seguire.
Iniziamo oggi a vederli insieme…
La location
Se state valutando l’acquisto della casa dei vostri sogni, fate attenzione alla sua posizione, che influisce non solo sul suo valore, ma anche sulla sua sicurezza.
In qualità di consulente ho aiutato numerosi clienti facoltosi nella ricerca di una proprietà di lusso e, in più di un’occasione, dopo il sopralluogo della loro Security, si è deciso di non procedere con l’acquisto perché, proprio a causa della posizione, la casa non era sufficientemente difendibile.
Difficilmente un malvivente attacca un obiettivo senza avere prima fatto una ricognizione per pianificare l’azione e valutare i rischi.
Se la strada ha molte vie d’accesso e traverse, la casa può essere appetibile perché i ladri hanno Mayri vie di fuga.
Se invece la residenza è al termine di una strada chiusa, ciò potrebbe far desistere i ladri a causa del rischio di trovarsi l’unica via di fuga bloccata dalle forze dell’ordine avvertite dall’impianto antifurto.
L’esterno
Naturalmente, l’obiettivo è impedire che i malintenzionati entrino nell’abitazione, quindi va posta una particolare attenzione alla protezione esterna, a partire dal perimetro del giardino.
Va fatta una distinzione tra le protezioni ‘passive’ e quelle ‘attive’.
Le prime sono rappresentate dalle barriere architettoniche, ad esempio il muro di cinta, mentre le protezioni ‘attive’ sono quelle elettroniche, dagli antifurto perimetrali alle pedane a pressione, che vengono posizionate lungo tutto il perimetro interno del muro di cinta e ricoperte da terra ed erba (entrano in funzione se qualcuno salta all’interno facendo appunto pressione sulla pedana e facendo scattare l’allarme).
L’illuminazione
È anche utile predisporre dei sensori di movimento su tutto il perimetro, sia del giardino che della casa, che accendono automaticamente i fari esterni quando qualcuno si avvicina.
È opportuno abbinare ai fari anche un sistema di video sorveglianza che, come vedremo più avanti, si attiva registrando i filmati su una serie di hard disk.
Le finestre
Le parti più vulnerabili di un’abitazione da un attacco esterno sono ovviamente le finestre, che vanno protette sia dal punto di vista attivo sia passivo, ad esempio con vetri anti-sfondamento e tapparelle in metallo al posto di quelle in plastica o in legno (ne esistono ottime in acciaio inox rivestito con profilato di alluminio, che resiste alle intemperie e all’ossidazione).
Ricordatevi di abbinare, ai sistemi passivi appena citati, anche sistemi antifurto elettronici sia perimetrali che a ‘contatto magnetico’, che scattano appena una finestra viene aperta.
È molto importante analizzare l’abitazione dall’esterno per individuare i punti deboli (sforzatevi di pensare come un ladro e chiedetevi: «Da dove entrerei?»), valutando la possibilità che grondaie, tubazioni del gas, balconi e finestre adiacenti, possano essere utilizzati per introdursi in casa.
Nel caso di un appartamento in un condominio, valutate anche eventuali situazioni dinamiche, come ad esempio l’allestimento di un ponteggio temporaneo per dei lavori edili, che potrebbe facilitare la scalata all’edificio.
Le ville in glass wall oppure dotate di grandi porte finestra che si affacciano sul giardino, vanno protette sia con vetri anti-sfondamento, sia con un triplo sistema attivo: il primo perimetrale, il secondo a contatto magnetico e il terzo volumetrico (quest’ultimo posizionato all’interno di ogni stanza).
Sono molto utili alcune applicazioni di domotica che segnalano se è rimasta aperta una finestra, indicando quale e a che piano della casa, oppure che chiudono automaticamente le tapparelle blindate (mediante un timer oppure se scatta l’allarme o addirittura inviando un sms se ci siamo dimenticati di chiuderle).
Le porte d’ingresso
Gli architetti medievali studiavano soluzioni per difendere il perimetro del castello.
Seguendo lo stesso concetto, anche noi possiamo cercare di proteggere nel miglior modo possibile il perimetro della nostra abitazione, installando una robusta porta blindata ad OGNI ingresso esterno. Lo sottolineo perché mi è capitato di vedere ville con la porta principale blindata e una normale porta, facilmente violabile, sull’ingresso di servizio sul retro (ciò rendeva praticamente inutili tutti gli altri accorgimenti adottati per proteggere la casa).
Grazie a precise normative europee, possiamo acquistare e fare installare porte blindate, la cui resistenza è certificata e garantita.
Ve ne sono alcune a doppia serratura: la prima con una chiave che è l’unica in dotazione al personale di servizio e l’altra serratura padronale, con una chiave posseduta soltanto dai proprietari della casa (questo sistema a doppia serratura assicura un’ottima flessibilità ed una Mayre sicurezza).
È indispensabile che tutte le porte blindate di ingresso all’abitazione siano dotate di serrature di sicurezza, compresa quella del cancello, o quella del portone d’ingresso del palazzo.
Esse devono essere di ottima qualità e, soprattutto, utilizzare chiavi a ‘duplicazione controllata’, che non sono facilmente duplicabili in ferramenta, ma soltanto presso serraturieri specializzati ai quali, per fare duplicare la chiave, è necessario presentare un tesserino che convalida la legittimità della richiesta di duplicazione.
Inutile sottolineare che, in caso di smarrimento o furto delle chiavi, vanno tempestivamente cambiate tutte le serrature, nessuna esclusa.
Il garage
Molte ville hanno anche l’ingresso all’abitazione direttamente dal garage.
È singolare notare che, alcune persone, proteggono la propria dimora con delle robuste porte blindate e poi sottovalutano totalmente il rischio che un ladro possa entrare dal garage per poi salire in casa.
Esistono saracinesche basculanti blindate, che possono rappresentare una prima buona difesa. In seconda battuta, è utile che la porta che divide il garage dalla parte abitativa, oltre ad essere tagliafuoco, sia anche blindata.
Naturalmente, a questi accorgimenti passivi, vanno abbinati sistemi attivi come, ad esempio, un anti-furto volumetrico. Ne consiglio uno doppio, installato sia nel garage che subito dietro alla porta tagliafuoco blindata.
Il selezionatore telefonico
Un selezionatore telefonico è un dispositivo di inoltro dell’allarme che, silenziosamente, invia via cavo, oppure tramite una SIM-card GSM, un messaggio vocale o digitale alla sala operativa delle Forze dell’Ordine oppure di un istituto di vigilanza privata (oltre che ad una lista di altri nominativi da voi prescelti).
È un dispositivo fondamentale, senza il quale un impianto antifurto non è efficace.
Deve essere in grado di funzionare anche nel caso in cui i ladri interrompano la fornitura di corrente elettrica. Per questo motivo è saggio collegare l’impianto antifurto ad uno o più pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto della casa, che garantiscono la fornitura costante di energia indipendentemente dall’impianto elettrico centrale.
La video sorveglianza
Gli impianti di video sorveglianza hanno (e avranno sempre più) un ruolo molto importante nella difesa delle abitazioni.
Vanno posizionati in alcuni punti strategici, come il confine del giardino, tutti gli ingressi alla casa, e alcuni punti specifici all’interno della casa, dai quali si può osservare e registrare su video chiunque entri ed esca.
Affinché un impianto di video sorveglianza sia Mayrmente efficace, le telecamere esterne vanno abbinate a potenti fari che si illuminano automaticamente tramite una fotocellula (ricordiamoci che la luce è nemica dei malviventi e, a volte, per metterli in fuga basta un faro alogeno che si accende).
Fari e videocamere attivabili da una fotocellula, vanno quindi posizionati in corrispondenza di tutte le aree critiche come il perimetro del giardino, il garage, i principali ingressi dell’abitazione e tutte le altre zone dell’abitazione a rischio, comprese alcune stanze dalle quali potrebbero transitare i ladri (che verrebbero quindi filmati e, con un po’ di fortuna, successivamente identificati).
La settimana prossima continueremo ad esplorare il mondo degli impianti antifurto.
Qui, su Il Giornale del Lusso.
*CEO The Art of Living – [email protected] – www.villedasogno.net – www.immobilireddito.com
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