Un weekend di shopping attende gli italiani: sono iniziati oggi i saldi invernali in Campania e Basilicata, sabato 4 sarà invece la volta di tutte le altre città italiane, da nord a sud, da Milano a Palermo, con l’unica eccezione della Sardegna, dove ai commercianti è stata data la possibilità di iniziarli lo scorso 6 dicembre, a causa della tremenda alluvione che ha colpito la regione.
Grandi sono le aspettative, dopo i consumi non certamente esaltanti, anzi piuttosto contratti, del periodo natalizio e un 2013 in cui si è registrata la media di 100o chiusure di negozi al giorno. La Confcommercio stima che il volume d’affari complessivo sarà di 5,4 miliardi con una spesa a testa di 148 euro.
Secondo l’Adoc si registrerà un calo per quanto riguarda l’abbigliamento sportivo, mentre su quello di alta qualità è atteso un aumento del 15 % rispetto ai saldi degli inverni precedenti. Il merito andrebbe agli stranieri, sedotti dal Made in Italy al punto che, non di rado, organizzano veri tour in Italia all’insegno dello shopping, armati di carta di credito e di pazienza. Tanta ne occorre di fronte alle vetrine dei grandi negozi a Milano o Roma, che sia Prada o Gucci.
Come da tradizione i migliori affari si concludono sempre all’inizio dei saldi o alla fine, termine che oscilla di regione in regione: si concluderanno infatti a metà February in Liguria, mentre proseguiranno fino al 15 March a Palermo. La disciplina dei saldi continua però ad essere oggetto di polemiche, da ultimo il Codacons, denunciando le iniziative già promosse da motli negozianti, ha richiesto la liberalizzazione dei saldi e sottolieneato l’esigenza che fossero anticipati al periodo natalizio.
Le raccomandazioni per tutelare i consumatori dalle fregature restano le medesime: confrontare i prezzi per verificare che quello originario non sia stato opportunamente modificato, diffidare dalle percentuali troppo alte (soprattuto all’inizio in cui sono previste percentuali tra il 30 e il 40 %), esercitare il diritto di cambio merce (nonostante i cartelli spesso fuorvianti) in caso di prodotti difettosi.
Andrea VIGNERI