Si sa che l’arte non fa notizia, soprattutto quella antica. Dovrebbero cadere mura pompeiane o fare scalpore i bambini impiccati su un albero (stile Maurizio Cattelan) per fare in modo che i riflettori si concentrino su un’unica opera della creatività.
La mano dell’uomo non può ancora molto se non fa mettere quella mano nel portafoglio delle masse. O per meglio dire: se le mostre sono di grande richiamo o con personaggi del jet set internazionale allora sì, se ne può parlare. Se sono gratuite, magari a Milano, con prestiti eccezionali in centro città (Palazzo Marino con il supporto di Eni) allora si racconta più il fenomeno di massa e le code chilometriche che non la percezione dell’estetica fine a se stessa.
Insomma, un po’ ce lo meritiamo se prendono le nostre opere e ce le portano via. Anche se in formato temporaneo.
Quindi, italiani all’estero in vacanza a New York, se passerete dal MET, qui troverete per la prima volta nella storia dei millenni, questo capolavoro. Trattasi di una scultura in bronzo del IV secolo a.C. ritrovata a Roma nel 1885: il Pugilatore in riposo (The Boxer. An Ancient Masterpiece).
Una mostra-evento la celebra con il supporto dell’Ambasciata italiana a Washington, il Metropolitan Museum (MET) e l’aiuto di ENI che, in quanto Corporate Ambassador, ha inserito l’esposizione nelle celebrazioni per l’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti.
Di fatto, il Pugilatore in riposo sarà una delle iniziative più importanti tra gli oltre 200 eventi culturali in calendario che coinvolgeranno 50 città statunitensi e oltre 80 istituzioni ed organizzazioni.
“Per noi di Eni la cultura è una parola che significa “relazione”. Attraverso la cultura in Italia e nel mondo creiamo un nesso con i nostri territori. Siamo legati a doppio filo agli Stati Uniti, come Paese e come azienda. Lo siamo storicamente per quello che l’America ha significato per l’Europa e per l’Italia nel Novecento. Lo è per le relazioni che oggi intratteniamo in vari ambiti tra cui quello industriale, artistico e di ricerca con alcune delle realtà più significative degli Stati Uniti. Il MET è certamente una delle istituzioni che meglio raccontano la passione degli Stati Uniti per la cultura, con il suo patrimonio inestimabile di ogni era e di ogni parte del mondo. Con l’esposizione del Pugilatore in Riposo, speriamo di aver contribuito a darvi la sensazione di avere tra queste prestigiose mura un pezzo d’Italia” – ha commentato l’amministratore delegato di ENI, Paolo Scaroni.
E’ da oltre un decennio che l’Ente Nazionale Idrocarburi dialoga con il mondo a stelle e strisce per supportare e valorizzare il concetto di “fare cultura” facendo di questo anche un elemento importante del modo di operare sostenibile dell’azienda. Da qui, le collaborazioni con i Palazzi delle Nazioni Unite e la sua Accademia di eccellenza con la partecipazione, sin dalla fondazione, del Global Compact Network delle Nazioni Unite all’interno del Programma LEAD; o, tra i vari esempi, l’attività nel Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite (SDSN), un network tra mondo accademico e della ricerca, settore privato e società civile, realizzato per contribuire a trovare soluzioni pratiche relativamente allo sviluppo sostenibile o ancora la partnership strategica con The Earth Institute di Columbia University, con la Stanford University , nel programma MIT Energy Initiative (MITEI), che prevede il sostegno a 10 borse di studio ogni anno e così via.
“Sostenere l’esposizione del Pugilatore in riposo e aderire con un ruolo di primo piano all’Anno della Cultura Italiana degli Stati Uniti esprime un valore identitario di Eni, a cui si somma il rapporto costante e proficuo che segna la relazione con gli USA“, dicono gli organizzatori, e questo modo di intendere la cultura non fa per niente a cazzotti con il buonsenso.
C’è da chiedersi perché gli italiani dovrebbero accorgersi di questa opera solo adesso che sta OltreOceano.
Nella foto, dettaglio del Pugilatore in riposo
opera in bronzo di età greca ellenistica, tardo IV sec
128 cm.
Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme, inv. 1055
Lent by the Republic of Italy, 2013
Image courtesy Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma – Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme
Paola PERFETTI
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