C’è una tartaruga, anzi, un Carapace, immersa tra i filari di Sagrantino della tenuta umbra Castelbuono. Si tratta dell’ultima opera del celebre scultore italiano Arnaldo Pomodoro, la prima scultura al mondo trasformata in cantina.
Per realizzare il Carapace, questo il nome dell’opera voluta da Gino Lunelli delle Cantine Ferrari, ci sono voluti la bellezza di otto anni: il guscio color rame sale dalla terra come una collina, ha lacerazioni e percorsi che fanno pensare ad una antica astronave dimenticata da qualche civiltà sconosciuta. Pomodoro ha disegnato tutto, dal bancone circolare per la degustazione alla scala elicoidale che sembra portarlo verso il cielo, dalla bottaia al lavandino azzurro che avvolge i bagni.
Dopo il pranzo di inaugurazione, a cui hanno presenziato artisti, vignaioli e banchieri, inizia la sfida di far incontrare il mondo dell’arte con quello del vino, portando i vini della tradizione umbra nel futuristico Carapace.
Francesca SCARABELLI