Non un Tiffany sotto l’Albero, non una donazione per Unicef: quest’anno Piazza Duomo a Milano scandirà il tempo che manca a Natale con un albero dalla “Carica Manuale 48 mm”, ovvero una carica di lancette GaGà a tutto colore, eco-glamour e creatività. Senza dimenticare il rispetto per l’ambiente.
Il quadrante è il sagrato della Piazza. Le lancette sono le lunghe frasche dell’abete “Abes Normandiano” reperito in un vivaio di Mariano Comense, da dove verrà “rimosso secondo le normali procedure di riforestazione” – fanno sapere orgogliosi dalla maison GaGà.
L’albero di Natale di Piazza Duomo, anno 2012, sarà un colosso da 23 metri per 8 di larghezza e tutto attorno avrò grandi numeri sovradimensionati e divertenti, com’è nello stile del dandy meneghino da cui GaGà, alias l’AD Ruben Tomella, ha preso spunto per il nome del suo brand.
Primo negozio: anno 2000. Lancio del marchio: anno 2004. Nel 2011 la consacrazione con amici, non testimonial (Tomella ci tiene) di tutto rispetto, dai calciatori dell’Inter Cambiasso e Nagatomo all’accoppiata (ormai ex) Belén-Corona. Via via arrivano le nuove aperture, ben cinque: Milano – Corso Venezia, Tokyo, Osaka, Hawaii e Los Angeles (prossimamente su questi quadranti).
Eppure, nella sua corsa verso l’innovazione GaGà non dimentica il classico “Tannenbaum”: quello che donerà alla città di Milano con tutti i ghirigori del caso sarà un condensato del suo stile happy-chic, ma “non sarà sfarzoso né eccessivo” – precisano dalla maison. Insomma, mira a portare una ventata di originalità che non guasterà al tran tran cittadino; almeno, questo a giudicare dall’immagine complessiva del progetto che ci hanno inviato in queste ore (foto di copertina).
“Sarà un’iniziativa, in accordo con il Comune, per contribuire a creare uno speciale clima Natalizio di festa, colori e luci che non dimentica il rispetto per l’Ambiente” – dicono. In che modo? Alla base, GaGà riprodurrà un maxi orologio con grandi numeri sovradimensionati, elementi inconfondibili del marchio; sui rami spruzzerà un’innevatura artificiale; abbellirà i rami con centinaia di fiocchi rossi e per completare il capolavoro lo farà brillare di migliaia di luci led a basso consumo, mentre un’illuminazione speciale scandirà il passaggio delle ore.
A quando la grande accensione allora? Naturalmente il 7 Dicembre, giorno di Sant’Ambrogio.
Il tempo va, passano le ore ma le buone tradizioni non si perdono affatto. Quelle, i marchi dell’hard luxury ce lo insegnano, più radici nella storia e nel made in Italy hanno, e meglio fatturano nel globale.
Paola PERFETTI