Sono molti i brand di alta orologeria che si ispirano al mondo dei motori a 360 gradi. O meglio, pensavamo se ne occupassero a 360 gradi, ma abbiamo scoperto che, invece, questi gradi erano 359: il grado mancante è quello della sicurezza stradale.
A chiudere il giro di goniometro ci ha pensato Richard Mille, che si è rivolta all’ex direttore sportivo della Ferrari Jean Todt – l’artefice dell’ultima stagione d’oro del Cavallino insieme a Michael Schumacher – e all’organizzazione globale “FIA Action per la sicurezza stradale” per creare il nuovo G-Sensor RM 036 Tourbillon Jean Todt.
Il G-Sensor RM 036 Tourbillon Jean Todt nasce come risposta ai problemi di sicurezza stradale grazie al suo meccanismo (il G-sensor, appunto) in grado di interpretare i vincoli fisici avvertiti dal corpo durante decelerazioni rapide, tipiche di una situazione di pericolo sulla strada. Il sistema G-sensor è stato sviluppato e brevettato da Renaud Papi in esclusiva per Richard Mille, e traduce il movimento di un piccolo meccanismo interno su un indicatore posto sul quadrante, consentendo a chi lo indossa di vedere il numero di G accumulati durante le decelerazioni rapide. Composto di oltre 50 parti i soli 17 millimetri, il G-Sensor dell’RM 036 può sopportare decelerazioni di diverse decine di G.
Il G-Sensor RM 036 Tourbillon Jean Todt è stato presentato ufficialmente a December a Istanbul durante una serata organizzata dalla FIA. Jean Todt donerà i profitti dalla vendita di questo orologio a due iniziative charity che gli stanno particolarmente a cuore: la campagna globale per la sicurezza stradale e l’istituto per le lesioni cerebrali e spinali da lui co-fondato.
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