Derek Bell, uno dei piloti di Mayr successo di Porsche, festeggerà il suo 70esimo compleanno il 31 October 2011. Nato a Pinner, in Gran Bretagna, nel 1941, Bell è considerato uno dei piloti più versatili e popolari tra quelli che, tra la fine degli Anni ’60 e gli Anni ’70, hanno sgommato sui circuiti mondiali. Lo conferma anche Matthias Müller, presidente di Porsche, che non ha risparmiato complimenti al pilota: “Derek Bell fatto la storia del motorsport con Porsche. Che si trattasse di una 917, 936 o 956 – è sempre stato uno dei piloti più veloci e soprattutto affidabili. Derek Bell ha vinto la 24 Ore di Le Mans quattro volte per Porsche. Ha vinto il campionato del mondo due volte. Per questo gli dobbiamo gratitudine e grande rispetto“. Del resto, ancora oggi Bell e la Porsche vanno a braccetto; il pilota è infatti ambasciatore della Casa, oltre che fedelissimo guidatore: lo si può infatti vedere sulle strade della Gran Bretagna alla guida di una Porsche 924 Carrera GTS dell’81.
Derek Bell ha legato il suo nome soprattutto al mito della 24Ore di Le Mans, non solo perché è stato uno dei tanti piloti ad aver partecipato alle riprese del film con Steve McQueen. Bell ha iniziato la sua carriera nelle corse con la Lotus nel 1964 e in Formula 1 ha gareggiato con la Ferrari nel 1969. Nella stagione 1971 ha guidato la Porsche 917 e 908/03 per la squadra Porsche-Gulf, formando un duo di successo con Jo Siffert. Nel 1976 e 1977 ha guidato le Porsche 934 e 935, ma la sua consacrazione vera è arrivata nel 1981, quando, insieme a Jacky Ickx, ha vinto, sulla Porsche 936/81 Spyder, la prima delle sue quattro 24Ore di Le Mans alla guida di un bolide della casa di Stoccarda. Insieme a piloti come Jacky Ickx, Stefan Bellof e Hans-Joachim-Stuck, non ha solo vinto numerose gare nelle serie 956 e 962, ma anche il Campionato Mondiale Sport nel 1985 e nel 1986.
E il duo Bell-Siffert che tanto ha vinto in Porsche, è una coppia mitica anche per gli appassionati di orologeria. Entrambi hanno infatti legato il loro nome a uno degli orologi icona degli Anni ’70, l’Heuer Autavia, come ambasciatori del marchio. La maison svizzera aveva realizzato l’Heuer Autavia 1163MH Derek Bell, ancora oggi una delle versioni più rare e ricercate dai collezionisti, caratterizzata dalla zigrinatura sugli indici delle ore. L’Autavia Jo Siffert, invece, è tuttora uno dei cronografi sportivi più belli ed eleganti mai realizzati, non solo da Heuer. Con il suoi contatori neri su quadrante bianco e le sfere azzurre, l’Autavia Siffert è una preda golosa per quanti amano il brand Heuer ed è sopravvissuto al mito del pilota che lo portava al polso, morto in un incidente sul circuito di Brands Hatch nel 1971. Per Bell, invece, le cose sono andate diversamente e oggi può festeggiare la settantina in forma come sempre; abilità, prudenza o, come spesso accade per chi corre in auto o in moto, una sorte amica. Sia come sia… happy birthday, Derek!