Il futuro del retail è sempre più proiettato verso una nuova definizione di concept store basato sul rigore, ma anche su una visione innovativa del modello di business.
In gioco sono le capacità editoriali di story telling del retail in una sorta di nostalgic allure, diventando cosi, narrazione, storia personale, progetto evolutivo, proiettandosi fin verso la letteratura e la fiction.
Il concept store è una storia di innamoramento che affascina per la ricerca e la cura meticolosa del dettaglio, per fare entrare lo spettatore in un’atmosfera intrigante e per certi aspetti familiare.
Il concept store si trasforma insomma in una grande piattoforma progettuale, in cui lo story telling espande all’infinito il racconto dell’esperienza del Brand.
Sono moltissime le modalità con cui questa identità si proietta oltre lo spazio e il tempo: (ad)vocational, training, talented endorsement, enabled connection, wow strategy, blitz effect, risiko approch,….
Ad ognuna di queste tendenze è possibile riferire dei precisi progetti retail e vale la pena analizzarne qualcuno tra quelli più innovativi.
Il BLITZ EFFECT è un’area di grande sperimentazione attraverso cui il retail propone interazioni mirate per catturare l’attenzione dei consumatori alla continua ricerca di vantaggi economici.
Si tratta di ideare strategia di brevissimo periodo il cui effetto psicologico ed economico è di indubbio impatto.
Operazioni che con cadenza regolare facendo perno sull’evoluzione tecnologica, hanno offerto a brand e retailer, attraverso APP personalizzate e SMS un canale one way di comunicazione con i potenziali consumatori.
Carrefour ed Esselunga propongono in fasce orarie determinate, un carrello di 20 prodotti a 15€ o la personalizzazione degli sconti.
Concierge Westfield 2.0 è un’applicazione dedicata che permette agli utenti di muoversi dentro gli store della catena di Mall. Il servizio voice control concierge, basato sul riconoscimento vocale, risponde alle richieste del negozio.
Manicube (NY) propone manicure a domicilio per un panel di 20 aziende, con tempi di attesa non superiori ai 15 minuti.
Groupon ha sviluppato un sistema di couponing on line con una forte personalizzazione dello sconto, che viene comunicata al cliente attraverso una rete di relazioni virali.
Competizione come conquista immediata, verrebbe da ipotizzare. L’effetto BLITZ si gioca proprio sulla rapidità e sulla tempestività, nella quale il prezzo è una variabile sempre più importante per un consumatore decisamente social.
RISIKO APPROCH: la sensazione potrebbe essere quella di una sorte di patchwork, ma in realtà, si tratta di qualcosa di molto più sofisticato e strutturato, un progetto in costante espansione che mette insieme il fascino della conquista e la tentazione del potere. Complesso? Meno di quel che sembra. Le nuove tecnologie tengono indissolubilmente insieme esperienza reale e virtuale, esperienza online e offline.
Il non spazio/tempo, fortissima tentazione del web, ha bisogno di radicarsi profondamente in contenuti di servizio, che diano senso alla relazione, che rendano chiari e tangibili i valori del brand nel punto vendita.
E’ l’essenza stessa del Risiko, come sanno prefettamente i guru di Facebook che attraverso “Want” offrono la possibilità di creare “Wish list” sull’esempio di Amazon, che fornisce alle aziende indicazioni sulle reali intenzioni di acquisto del cliente, o Eataly, considerata la casa del food Made in Italy.
Insomma il mondo del retail sembra sempre di più una sorta di concept lab a cielo aperto, dove chi non ha il coraggio di sperimentare, è destinato a rimanere al margine del mercato.
L’effetto Wow è l’elemento che tiene viva la relazione, che senza sorprese diventerebbe pura noia.
Un po’ come nella vita di coppia, se manca la voglia di stupire e lasciarsi stupire, la crisi del settimo anno è inevitabile!
*Former Partner Odgers Berndtson
Concept Store 2.0, Floriana Capitani, Odgers Berndtson, Uncoventional promotion