Dove: Milano – Palazzo Morando
Quando: fino al 10 novembre
Il foulard in seta portato sul capo è il segno di stile che la contraddistingue da sempre. A lei, Valentina Cortese, ultima diva del cinema dei telefoni bianchi, musa di grandi registi dal cinema al teatro (Strehler se ne innamorò follemente) è dedicata la mostra allestita a Palazzo Morando. A pochi giorni dalla chiusura delle passerelle milanesi e dalla conclusione della Settimana della Moda, l’esposizione promette di essere un tributo allo stile della Cortese, con una raccolta di oltre 50 abiti che Valentina ha indossato sul set e nella vita privata. Capi capaci di raccontare storie, fuori e dentro il palcoscenico, testimoni visibili di un’epoca e di uno stile: dagli abiti degli anni ’40 firmati da Capucci, alle creazioni gioiello di Dior, e ancora Mila Schon, Galante, Ferrè, Valentino. Capi dove a primeggiare è il colore, insieme alla seta, ai lunghi kaftani, le pantofole fino, inaspettatamente, ai leggings. Quanti sono i domani passati? si domandava Valentina Cortese nella biografia a lei dedicata qualche anno fa: infiniti, stando a quel film magnifico che è la sua vita, tra grandi attori – da Mastroianni a James Stewart a Spencer Tracy, fino a Paul Newman – registi celebri come Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, François Truffaut e uno stile inconfondibile, il suo.
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