“Dammi la borsetta” “Veramente, questa è una Baguette”, dal vangelo secondo Sex And The City. E in particolare dalla scena in cui Carrie Bradshaw, paladina delle single fashioniste di tutto il mondo, mentre viene derubata piuttosto che darsela a gambe, pensa a precisare che quella che il ladro le sta rubando non è una borsetta qualunque, no. Ma una Baguette di Fendi.
Oggi la piccola e preziosa it bag, ideata da Silvia Venturini Fendi nel 1997, della maison di moda romana compie 15 anni.
Per festeggiare l’importante anniversario la casa di moda romana ha pensato di realizzare un libro, edito da Rizzoli New York con prefazione della stessa Silvia Fendi, che sarà presentato nella capitale con una grande festa che vedrà protagonisti 15 modelli, 6 dei quali rieditati per l’occasione, che ne ripercorrono la storia: da quello bianco battuto all’asta per amfAR da Sharon Stone a quelle indossate da Sarah Jessica Parker in Sex And The City.
L’attrice, che negli anni è diventata tra le icone della moda per il suo stile, nel libro racconta: “Quella borsa rappresentava tutto il personaggio di Carrie, che spendeva in vestiti più di quello che potesse permettersi. Ed è stato un opengate per l’ingresso di altri marchi nel suo guardaroba. Sono molto legata alle due Baguette che ho nel mio armadio. La prima l’ho comprata: in seta verde oliva con applicazioni di fiori, fibbia di rettile rosso e fodera colorata. Usatissima. La seconda me l’hanno regalata dal set: bellissima, tutta di paillette viola. Ultimamente le ho riposte nell’armadio nella carta velina così le mie due figlie ne avranno una ciascuna quando saranno grandi“.
La pubblicazione raccoglie 250 scatti della celebre it bag e contiene “i messaggi d’amore” che alcune tra le donne più belle e di classe le hanno dedicato, tra queste la scrittrice nipponica Banana Yoshimoto, la collezionista Pearl Lam, Paola Antonelli, curatrice del Dipartimento di Architettura e Design del MoMA di New York e molte altre.
“Questa borsa è stata la prima ad avere un nome proprio: prima le borse ricevevano il nome del personaggio che le indossava. La Baguette, poi, è nata da una disubbidienza: mi chiesero di fare una borsa minimal, perché eravamo negli anni Novanta, quindi pieno minimalismo, ma io feci la Baguette che è l’esatto opposto: una borsa giocosa, unica perché ogni versione è diversa dalla precedente” racconta la Fendi. Tutte pronte a brindare?
Pinella PETRONIO