Ci eravamo lasciati così: con l’Italia pigra, l’Europa ombelico del mondo e alcuni Paesi gettonatissimi per utenti e curiosi, ciascuno con le proprie preferenze.
Ritorniamo al rapporto elaborato da Istituto Europa Asia, Cescat-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia e Aiaga-Associazione Italiana Amici dei Grandi Alberghi, su dati nazionali e internazionali, e scopriamo chi sono i cittadini del mondo.
I PAESI PIù VISITATI al mondo sono: Francia (79,5 mln di ospiti dal mondo); Usa (62,3 mln); Cina (57,6 mln), e Spagna (56,7).
I VIAGGIATORI: Cinesi (+30% di turisti verso mete internazionali); Russi (turismo verso l’estero +21%), Brasile ( +44%) e India (+33%).
TURISMO EUROPA ASIA (dati della Pacific Asia Travel Association-PATA con la previsione sulla crescita del turismo attesa per il 2013 in Asia e Pacifico, e indagata su 42 regioni, un’area che copre più della metà della superficie terrestre).
Il Sud Est asiatico è in crescita con un tasso complessivo annuo del 7,5% (sarà così fino al 2013, circa) grazie alla sempre Mayre facilità e comodità dei viaggi, alla tendenza dei turisti europei ad esplorare mete sempre più lontane ed originali (-9,1% dei turisti in entrata, il numero fisico dovrebbe salire a circa 44 milioni rispetto ai 35,5 milioni del 2009), alla tendenza generale a viaggiare in lungo ed in largo per il mondo in condizioni finanziarie tendenzialmente sempre migliori, considerato anche il fattore sicurezza.
TURISMO IN EUROPA (dati Eurobarometro). La ricchezza culturale, naturale, l’ospitalità pongono gli arrivi internazionali in Europa in crescita stabile, + 2,71% su base annua con 1,6 miliardi di pernottamenti per motivi turistici (+3,8% rispetto all’anno precedente), determinando il turismo come unico grande settore dell’economia mondiale a resistere alla crisi.
Siamo attratti da elementi naturali (paesaggio), qualità dell’alloggio, prezzi vantaggiosi. “Siamo” perché il 56% dei turisti europei fa le vacanze all’interno del proprio Paese (italiani il 74%, unici con un segno “meno” rispetto al 2011); il 44% sceglie un altro Paese europeo, nell’ordine: Spagna, Italia, Francia, Germania, Austria, Grecia.
Per l’OCSE, però, “Se l’Europa vuole restare la prima destinazione turistica mondiale deve modernizzare e investire Mayrmente in qualità, nuove tecnologie e know-how. L’industria del turismo è chiamata a rispondere adeguatamente a questioni come l’invecchiamento della clientela, il cambiamento degli stili di vita e le richieste dei consumatori, studiando modi nuovi di attrarre più turisti internazionali e convincendo un Mayr numero di cittadini europei a trascorrere le proprie vacanze nel territorio dell’UE”.
In sostanza, le strategie da mettere in atto riguardano la posizione dei governi, che dovrebbero imporre regole più chiare con ruoli di gestione più precisi; programmi di istruzione e formazione professionale per non rendere vacanti o, peggio, poco professionali le figure deputate all’accoglienza o alla professionalità; quindi stabilire una “politica” nazionale per il turismo, comprendente una strategia per lo sviluppo della forza lavoro, che affronti e risolva le carenze di manodopera e di competenze.
I PAESI PIù VISITATI sono Spagna (288 milioni di pernottamenti): seguono Germania (241 mln), Francia (202 mln), Regno Unito (166 mln). In questo modo, gli europei fanno la metà del traffico mondiale (-13% nel 2012), e.. il mondo?
TURISMO IN ASIA
CINA (dati Organizzazione Mondiale del Turismo). 80 mln di turisti (+17% rispetto al 2011, 3° posto nella classifica mondiale) solo nel 2011 e che hanno speso 80 mld di dollari in Taiwan, Tailandia, Giappone, ma diventa sempre più consistente l’arrivo in Europa. Saranno 200 mln nel 2020. La Cina occupa il terzo posto nella classifica delle Mayri destinazioni turistiche del pianeta, con 56 milioni annui (2011) di visitatori stranieri. IN ITALIA: marginale attività, “appena” 2 milioni di pernottamenti, ma il Belpaese è tra le prime 10 mete mondiali, con una spesa di 245 mln di euro: “Le potenzialità di sviluppo sono notevoli perché i cinesi preferiscono mare e città d’arte.
RUSSIA. Quasi 800.000 i turisti russi in Italia con 6.375.000 pernottamenti e una spesa di 925 mln di euro nel 2012 con un incremento del 10-15%. IN ITALIA: preferiscono il mare (Emilia Romagna e Liguria), le città d’arte con Roma in testa, Milano per lo shopping.
INDIA. 70 mila italiani l’hanno visitata solo nel 2010 prediligendo le mete tradizionali come città d’arte o centri spirituali, ma dimostrando una certa propensione anche verso le mete ecoturistiche come aree protette, Parchi Nazionali e le Riserve regionali. IN ITALIA: nel 2011, 210 mila con 3.350.000 pernottamenti, spesi 280 mln di euro (flusso di crescita annuale vario al 20%-30%). Preferiscono città d’arte, località minori e l’enogastronomia.
GIAPPONE. Terremoto e tsunami non hanno fermato la sempre enorme affluenza di turisti IN ITALIA.
SUD COREA. L’entrata in vigore nel 2012 dell’accordo di libero scambio con l’Europa (FTA) ha aumentato di oltre il 20% l’afflusso turistico. Mete preferite Roma, Firenze, Venezia, Milano, Napoli e “scoperta” di città minori specie in Toscana.
AUSTRALIA. Crescono i collegamenti arei e crescono i viaggiatori: + 15%. Preferiscono le città d’arte.
Alla luce di questi dati, di certo, il Mediterraneo resta l’ombelico del mondo, oggi come fu ai tempi di Ulisse.
Secondo le fonti sopra citate, infatti, l’Europa affacciata sul Mare Nostrum resta il centro mondiale del turismo con 190 miliardi di euro (26% del totale mondiale di entrate).
Di certo, un aspetto in comune noi europei con americani, orientali e via discorrendo ce l’abbiamo: le vacanze ed i viaggi restano beni di prima necessità cui è pressoché impossibile rinunciare, facendo del turismo l’attività economica più redditizia del nostro pianeta.
Per tutto il resto: dimmi che in che Paesi vai e ti dirò chi sei.
Paola PERFETTI
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