Sarà una deformazione famigliare versione Commonwealth, ma David e Victoria Beckham non sbagliano un colpo e se mirano alla porta fanno goal. Una rete che sfonda un portone di sterline, diciamolo subito, e fa faville anche nel “dorato” mondo del “www”.
Che sia il classico caso di “Nome omen”? Certo: se è vero che Davide contro Golia è una garanzia; anche nascere sotto la denominazione “Victoria”, in Inghilterra, promette grandi cose, o almeno, dà un’idea di autorità (qualunque cosa si faccia, anche quando si è stiliste in erba), ottima riuscita dei progetti, sicurezza, autorevolezza.
Lungi dal voler fare di questo articolo un trionfo della famiglia Beckham, non hanno mica salvato vite umane o conquistato il Nobel per la Pace, ma se un merito questa coppia, e sottolineiamo “coppia”, ce l’ha, è senz’altro quello di aver interpretato al meglio lo stereotipo del self made man – o woman -, ovvero, si sono fatti da soli pur rimanendo ancorati alla sane tradizioni e ai buoni valori di una volta. A modo loro.
Quattro figli, una carriera da sportivo per Lui che sembra non voler conoscere la parola fine, di recente abbiamo parlato di David per il suo attaccamento alla famiglia tanto da, appena gli è possibile, scappare da Parigi e dalla squadra per tornare dai suoi piezz’e core. Insomma, il classico “figaccione-dal cuore d’oro”. Che tenerezza!
E lei? Non si può dire che Victoria interpreti l’angelo del focolare o della brava massaia tout-court, ma almeno sa far girare l’economia domestica senza allontanarsi troppo da Brooklyn Joseph, Romeo James, Cruz David e la piccola Harper Seven (nata nel 2011).
Infatti, appeso il microfono al chiodo – pare che le Spice Girls vogliano realizzare un reality show e che lei non sia d’accordo – , dopo aver lanciato la sua promettente carriera come stilista ed essere approdata al “www” con un sito tutto suo, ora l’ex Posh Spice ha deciso di puntare sul tutto e per tutto mirando alla rete ed implementando il suo sito di abbigliamento, accessori, delizie non decisamente alla portata di tutti. Come? Lanciando sul sito www.victoriabeckhman.com pure la boutique online ed il canale shopping.
Ovviamente NON stiamo parlando di un outlet privato a portata di click. Pare che la decisione sia maturata dopo le insistenti richieste di alcune clienti esigenti a caccia di vestiti iconici d’archivio della linea Victoria Beckham Icon o delle riedizioni di capi della prima stagione (era la primavera estate 2009).
Chicche che la regina del business e dello stile britannico – farà a gara con Kate Middleton come il diavolo e l’acqua santa? – metterà esclusivamente sul suo e-shop deluxe con prezzi compresi tra i 260 euro ed i 3000 euro circa. Questo senza nulla togliere ai circa 400 top store nel mondo che portano il suo nome, o alle indiscrezioni che vorrebbero, a breve, l’inaugurazione di un flagship store tutto suo a Londra.
Per ora, la piattaforma in questione è fruibile per le vendite solo dal Regno Unito, Usa ed Europa, ma sono previsti sviluppi worldwide.
Che con questa nuova attività la regina delle WAGS possa attenuare la sua “astinenza da David e prole”? Dicono i rumors, infatti, che al contrario dell’immagine algida e un po’ svampita, Victoria sia attaccatissima alla famiglia, tanto da soffrire all’idea che, ora che Harper ha 2 anni, anche per lei arriverà il tempo del distacco e della scuola: “Ciononostante, adesso soffre della sindrome da abbraccio vuoto, e il fatto che sia estremamente protettiva coi figli peggiora le cose“, avrebbe rivelato un insider al magazine Closer, aggiungendo come il recente “trasloco” della famiglia da Los Angeles a Londra non abbia aiutato a sistemare la situazione. Infatti: “Victoria sente la mancanza di David quando lui è fuori per lavoro, e adesso detesta sentirsi staccata anche da Harper. Le mancano i suoi sorrisi e le sue prime parole. Comincia ad accusare i sintomi dell’ “astinenza” già dopo poche ore“.
Insomma, sotto o un po’ più spostati dal Big Ben, di loro continueremo a sentir parlare. Di rifa o di raffa, “Lunga vita ai Beckham”.
Paola PERFETTI
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